Stai pensando di trasferirti all’estero ma non sai ancora come ti manterrai. Magari non hai esperienza di lavoro alle spalle e non ti senti abbastanza competente per candidarti per alcuni impieghi. Ma, anche se forse non lo sai, c’è una cosa che rappresenta una tua competenza e che potresti sfruttare a tuo vantaggio: la conoscenza della tua lingua madre, l’italiano!
Che ne dici, allora, di tentare la strada dell’insegnamento dell’italiano? Anche perché un’esperienza di questo tipo all’estero potrebbe aprirti diverse porte anche in patria: tentar non nuoce! Certo,[su_highlight background=”#d5dbfe”]non ci si improvvisa insegnanti e soprattutto si deve intraprendere un difficile percorso fatto di diplomi, certificati e test specifici che garantiscano la tua capacità di insegnamento e la tua preparazione.[/su_highlight]
Innanzitutto esistono diverse possibilità se intendi fare un’esperienza di insegnamento della lingua italiana all’estero.
Insegnare italiano all’estero: i consigli
Le opportunità di lavoro esistono anche se i bandi non sono attivi durante tutto l’anno (ci sono dei periodi specifici che ti conviene verificare) e, spesso, esistono grazie ai finanziamenti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università oppure del Ministero degli Affari Esteri.
Ma ecco quali sono le figure per le quali puoi candidarti, in Europa e nel mondo:
- Assistente di lingua italiana;
- Lettore universitario;
- Insegnante negli Istituti Italiani di Cultura;
- Docente supplente;
- Docente presso scuole ed enti privati o scuole di lingue.
Qui puoi trovare l’elenco completo degli istituti, delle scuole e delle università italiane all’estero alle quali inviare il tuo CV e la domanda di assunzione.
Assistente di lingua italiana
Cosa fa? Un assistente di lingua italiana all’estero fa esattamente quello che dice la parola stessa:[su_highlight background=”#d5dbfe”]assiste il docente di lingua.[/su_highlight]Di solito svolge la propria attività presso scuole di vario tipo (escluse le università ); di solito tiene circa 12 ore settimanali di conversazione in lingua italiana (ma la cifra dipende anche dalla scuola e dal paese in cui ci si trova) in istituti i cui paesi di appartenenza abbiano stretto accordi con il governo italiano.
Quando? L’incarico ha durata annuale (un anno scolastico del paese di destinazione) e, di solito, è in dicembre che il Ministero dell’Istruzione pubblica il bando di concorso per la selezione sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del Miur.
Requisiti:
- Cittadinanza italiana;
- Non aver compiuto 30 anni alla data di scadenza del bando;
- Laurea triennale (ex D.M. 509/993) in Lingue e Culture Moderne (classe L11), Lettere (classe L10), Scienze della Mediazione Linguistica (classe L12), Storia (classe L42) e Filosofia (classe L5) e iscrizione a un corso qualsiasi di laurea magistrale OPPURE Laurea quadriennale (ex D.M. 341/90) in Lingue e letterature moderne, Lingue e culture europee, Studi comparatistici, Interpreti e Traduttori, Lettere e iscrizione a un corso di laurea specialistica/magistrale o ad altro corso di laurea triennale OPPURE Laurea (triennale, specialistica o magistrale) e iscrizione a un Dottorato di Ricerca, a un Master o a una Scuola di specializzazione;
- Avere sostenuto almeno 2 esami di Lingua o Letteratura o Linguistica relativi al paese per il quale si presenta la domanda;
- Avere sostenuto almeno un esame di Lingua o Letteratura o Linguistica italiana.
Lettore Universitario
Cosa fa? Il lettore universitario[su_highlight background=”#d5dbfe”]è uno stretto collaboratore del docente titolare della cattedra di italiano presso una università straniera.[/su_highlight]Un lettore lavora settimanalmente circa 36 ore e, per accedere alla posizione, deve aver sostenuto il concorso triennale del Ministero degli Affari Esteri o del MIUR. Per sostenerlo si deve essere docente di ruolo in una scuola media o superiore in Italia ed essere in possesso di una laurea in Lettere o Lingue Straniere.
Come candidarsi? Per fare il lettore a livello locale, ci si deve rivolgere direttamente all’ateneo che offre il posto, in particolare ai dipartimenti di Italianistica: curriculum e domanda devono essere redatti sia in italiano che in lingua locale.
Insegnante negli Istituti Italiani di Cultura
Cosa fa? In quasi tutte le città del mondo sono presenti Istituti Italiani di Cultura; si tratta di[su_highlight background=”#d5dbfe”]strutture che promuovono e diffondono la cultura italiana e che, fra le altre attività , organizzano anche corsi di lingua.[/su_highlight]Tuttavia, per insegnare presso queste strutture, è necessario partecipare a dei concorsi pubblici, i cui bandi sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale oppure consultabili sui siti degli istituti stessi.
Requisiti:
- Laurea magistrale in una delle classi equiparate a Lettere o Lingue e letterature straniere (vecchio ordinamento) con una votazione non inferiore a 110/110;
- Buona conoscenza di una delle principali lingue straniere.
Docente supplente
Cosa fa?[su_highlight background=”#d5dbfe”]Il supplente entra in gioco quando c’è una cattedra momentaneamente scoperta e la durata del suo incarico è variabile: può andare da un minimo di un giorno a un periodo che può durare mesi.[/su_highlight]Tuttavia per lavorare come supplente è necessario essere iscritti in graduatorie specifiche e per farlo è necessario essere in possesso di tutti i titoli di studio idonei all’insegnamento della classe di concorso scelta.
Docente presso scuole o enti privati e scuole di lingue
Se desideri candidarti come insegnante di italiano all’estero,[su_highlight background=”#d5dbfe”]puoi rivolgerti agli istituti privati inviando il tuo CV e la domanda di assunzione direttamente all’indirizzo delle istituzioni prescelte oppure agli Uffici Scuola presso i Consolati.[/su_highlight]In ogni caso tutti i contatti saranno presi dai gestori delle scuole e anche i termini contrattuali dipenderanno dalle singole strutture o dagli enti privati.
- Per quanto riguarda i corsi di livello elementare, questi possono essere tenuti da chi abbia conseguito il diploma di maturità magistrale o la laurea in Scienze della formazione primaria;
- Invece se il corso è per le scuole medie (o equivalenti), questo può essere tenuto da laureati in Lettere e in Lingue e letterature straniere che abbiano superato due esami di Lingua e/o Letteratura italiana e almeno tre esami della lingua corrispondente all’area linguistica prescelta.