Sarà anche nato in Italia ma purtroppo, e sempre più spesso, sembra essere dimenticato: sto parlando del galateo, quell’insieme di norme di comportamento conosciute anche come bon ton o etichetta e che ci consentono di vivere in armonia (e con educazione) assieme agli altri.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Il fiorentino monsignor Giovanni della Casa ce l’ha messa tutta ma pare proprio che i suoi connazionali abbiano via via perso un po’ l’abitudine a seguire e rispettare queste regole del buon vivere.[/su_highlight]
Per quanto riguarda gli inglesi, invece, non avranno un testo celebre come il nostro Galateo overo de’ costumi tuttavia, si sa, gli Englishman sono gli Englishman e sono famosi nel mondo per essere polite e molto amanti delle buone maniere. Ma vediamo quali sono le norme di comportamento apprezzate in particolare dagli inglesi e che, se seguite alla lettera, ti faranno apparire come un vero e proprio Englishman.
Il galateo inglese: 8 norme di comportamento
Non prendere mai niente troppo alla lettera
Gli Englishman sono famosi per essere cortesi ma se per caso qualcuno dovesse dirti “Come and see me at my house whenever” dovresti fare attenzione a non prenderlo proprio alla lettera Sì, certo, sei invitato a casa del tuo ospite ma faresti bene a chiamare o avvertire prima di presentarti alla sua porta; in caso contrario rischi di essere additato come particolarmente rude.
Saying Grace
Se poi sei invitato a cena a casa di qualcuno, potresti trovarti a dover gestire il saying grace, letteralmente il rendimento di grazie.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Molte famiglie inglesi, infatti, rispettano l’usanza religiosa del rendere grazie prima di mangiare:[/su_highlight]si tratta di una breve preghiera di ringraziamento per il cibo, di solito pronunciata dal capo famiglia. Il galateo vuole che si chini la testa in segno di rispetto, si risponda Amen alla preghiera e, soprattutto, che si aspetti la sua fine prima di iniziare a mangiare.
La puntualità prima di tutto
Si sa, noi italiani siamo dei ritardatari cronici. Ma gli inglesi, invece, amano la puntualità: quindi se non vuoi essere scortese, parti per tempo e presentati in orario ai tuoi appuntamenti. Far aspettare gli altri è segnale di grande maleducazione.
Rispetta la fila
Ecco un altro tasto dolente per noi italiani: la fila. Le file inglesi sono proverbiali e molto diverse da quelle italiane in cui si cerca di scavalcare gli altri o di fare i furbetti. Un vero Englishman aspetta pazientemente il proprio turno e non cerca di passare avanti agli altri. In più[su_highlight background=”#d5dbfe”]se hai intenzione di non rispettare le regole sappi che nel Regno Unito, se vieni beccato a sgarrare, vieni messo alla berlina davanti a tutti. Perciò io ci penserei due volte.[/su_highlight]
Politically Correct
In teoria questa è una norma che ha validità generale e non solo nel Regno Unito: in pubblico è bene evitare alcuni argomenti che possono generare discussioni accese, discordie e malumori. Evita, quindi, di parlare di religione, politica o argomenti controversi di qualsiasi genere; in più il galateo impone di evitare di parlare di questioni personali con persone che siano al di fuori della propria cerchia di amici o parenti stretti. In ufficio, per esempio, è sempre meglio mantenersi sul vago.
Evita il contatto fisico
Se c’è una cosa che, purtroppo, gli italiani proprio non riescono a gestire è il contatto fisico:[su_highlight background=”#d5dbfe”]noi siamo portati ad abbracciare, toccare, stringere gli altri e spesso non ci rendiamo conto che questo può non essere gradito.[/su_highlight]Il galateo inglese, infatti, prevede che si possa entrare in contatto fisico solo con persone con le quali si ha un tipo di rapporto piuttosto stretto; per esempio, in ufficio, è bene non andare oltre una stretta di mano.
“Sorry” e “How Are you?”
Ti sei mai chiesto come si risponde al classico “Sorry”? Non starci troppo a pensare! Non c’è modo inglese per dire “non c’è di che”; meglio optare per un altrettanto efficace e soprattutto sempre apprezzato “Sorry”. In più non dimenticare la formula inglese di cortesia per eccellenza: “How are you?”. Non è proprio nel nostro stile ma chiedere a una persona come sta è considerata una pratica educata e apprezzata; dillo ogni volta che incontri e saluti qualcuno.
La cortesia a tavola
E per quanto riguarda il bon ton a tavola? Le regole sono davvero molte ma ti dirò solo le più importanti… in effetti le basi di una buona convivenza attorno ad un tavolo da pranzo. Se, durante il pasto, tu dovessi alzarti per qualsiasi motivo ti basterà dire “Please excuse me”; nel caso in cui tu debba prendere qualcosa che si trova dall’altra parte del tavolo, è considerato molto maleducato sporgersi e allungarsi per prenderlo (sia che si tratti del sale, dell’acqua o di un vassoio). Sarà invece indicato chiedere ai tuoi vicini “Please pass the …”. Infine c’è una cosa che gli inglesi considerano veramente offensivo (e che anche in Italia dovrebbe prevedere una punizione severa) ed è il cosiddetto slurping, la fastidiosissima pratica di mangiare o bere rumorosamente.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Un Englishman che si rispetti non farebbe mai rumore gustando una zuppa, bevendo un tè oppure mangiando degli spaghetti.[/su_highlight]
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