Da cosa si misura un grande architetto? Dal numero di opere; dai premi vinti; dalla sua fama? Non è facile definire le qualità di un bravo architetto anche perché farlo sarebbe riduttivo di personalità straordinarie, complesse e sfaccettate.
Oggi vedremo insieme quali sono gli architetti italiani contemporanei (viventi) più famosi nel mondo.
Renzo Piano
Assieme ad Aldo Rossi è l’altro italiano ad aver vinto il Premio Pritzker, il riconoscimento più prestigioso per gli architetti, istituito nel 1979 al fine di omaggiare i più grandi talenti mondiali (Rossi, che lo vinse nel 1990, non figura nella classifica in quanto è scomparso prematuramente nel 1997). Senza dubbio si può dire che Renzo Piano sia il più grande architetto italiano vivente e fu premiato nel 1998. In più è stato l’unico italiano assieme a Gae Aulenti (scomparsa nel 2012) a vincere il Premio Imperiale giapponese nella sezione dell’architettura nel 1995; l’unico architetto italiano a vincere l’importante Premio Sonning per la cultura europea; e poi il Compasso d’oro, il Leone d’oro alla carriera e decine di altri riconoscimenti. Nel 2006 la rivista[su_highlight background=”#d5dbfe”]TIME lo inserito nella lista delle 100 personalità più influenti del mondo, nonché tra le dieci più importanti nella categoria Arte e intrattenimento.[/su_highlight]Fra le sue opere più famose si annoverano: il nuovo Centro Pompidou di Parigi, il Porto Antico di Genova in vista dell’Expo del 1992, lo Stadio San Nicola di Bari in vista dei Mondiali, Potsdamer Platz a Berlino, il Kansai International Airport a Osaka, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il grattacielo londinese The Shard, la New York Times Tower, il nuovo Palazzo di Giustizia di Parigi, il grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino.
Massimiliano Fuksas
[su_highlight background=”#d5dbfe”]Guida lo Studio Fuksas, con sedi a Roma, Parigi e Shenzhen, assieme alla moglie[/su_highlight]è stato visiting professor presso l’École Spéciale d’Architecture di Parigi, l’Accademia di belle arti di Vienna, la Staatliche Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda e la Columbia University di New York. Fra le sue opere più famose: l’Università di Brest e Limoges, la Vienna Twin Tower, la Fiera di Milano Rho-Pero, il Centro Peres per la Pace di Giaffa a Tel Aviv, il nuovo terminal dell’aeroporto di Shenzhen (senza dimenticare le opere non ancora concluse come il nuovo Centro Congressi dell’EUR e il Grattacielo della Regione Piemonte di Torino). Nell’arco della sua carriera ha ricevuto numerosi premi: il Vitruvio Internacional a la Trayectoria, il Grand Prix d’Architecture e l‘Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects.
Alessandro Mendini
[su_highlight background=”#d5dbfe”]Più che un architetto, un designer che ha collaborato con marchi famosissimi come Alessi, Venini, Cartier, Swatch, Swarovski.[/su_highlight]Nell’arco di tutta la sua carriera ha ricevuto ben due volte il Compasso d’oro; è stato nominato Chevalier des Arts et des Lettres in Francia, ha ricevuto l’onorificenza dell’Architectural League di New York, la laurea honoris causa al Politecnico di Milano e il The European Prize for Architecture Awards. Fra le sue opere, oltre a quelle di design come la poltrona Proust e il cavatappi Anna G, si annoverano il Groninger Museum nei Paesi Bassi, la Torre del paradiso a Hiroshima, la nuova piscina olimpionica a Trieste, la metropolitana di Napoli, il Teatro Comunale Pietro Aretino di Arezzo.
Matteo Thun
Tre volte vincitore del Compasso d’Oro, è stato inserito nella Interior Hall of Fame di New York nel 2004. La sua sfolgorante carriera decolla grazie alla collaborazione con il famoso architetto Ettore Sottsass, scomparso nel 2007. Stimato designer di prodotti e mobili, Thun progetta anche ecoresidence montani e alberghi a cinque stelle: in particolare il Side Hotel ad Amburgo, il Vigilius Mountain Resort presso Merano, il Radisson SAS Francoforte.
Richard Rogers
Richard Rogers è un architetto italiano naturalizzato inglese, nato a Firenze da una famiglia di inglesi trasferitisi in Italia più di 200 anni fa. Nell’arco della sua lunga carriera ha tenuto corsi universitari a Cambridge e a Londra e ha insegnato al MIT, Yale, Princeton. Assieme a Renzo Piano e a Gianfranco Franchini, ha vinto il concorso per il Centre Pompidou; i suoi progetti più recenti sono il Palazzo della Corte Europea, il Palazzo di Giustizia a Bordeaux e il Millennium Dome.
Gli altri
Rimangono esclusi dalla lista 3 grandissimi architetti che, purtroppo, sono recentemente scomparsi ma che avrebbero dovuto senz’altro figurare qui: Gae Aulenti, Ettore Sottrass, Aldo Rossi.
Gae Aulenti è stata un’architetta e una designer molto famosa in Italia e nel mondo; purtroppo è scomparsa nel 2012. Nell’arco della sua lunga carriera ha lavorato alla ristrutturazione del Museo d’Orsay a Parigi, del Museo Nazionale d’Arte Catalana di Barcellona e di Piazzale Cadorna a Milano; ha realizzato l’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo.
Ettore Sottrass (scomparso nel 2007) iniziò negli anni Cinquanta a collaborare con la Olivetti, a partire dagli anni Ottanta con Alessi; la collaborazione con la Olivetti gli frutterà anche un Compasso d’Oro (che si aggiudicherà altre 3 volte nella sua vita). Dal punto di vista architettonico realizza condomini e case private sia in Italia che all’estero, oltre agli interni dell’aeroporto di Milano Malpensa.
Aldo Rossi è stato un famoso architetto, prematuramente scomparso nel 1997 in un incidente automobilistico. A lui si deve l’ampliamento del Cimitero di Modena, il Teatro del Mondo per la Biennale di Venezia e la caffettiera La Conica. Molto apprezzato negli Stati Uniti, vincerà anche il prestigioso premio Pritzker.