Londra è la città multiculturale e cosmopolita per eccellenza, il centro del mondo, di tutte le novità, del benessere, del lavoro per tutti.
Tuttavia, la scorsa settimana, parlando con un amico intenzionato a lasciare l’Italia alla volta del Regno Unito, ho iniziato a riflettere su una cosa: il costo della vita.
Il mio interlocutore, infatti, alla mia domanda a proposito del quartiere di Londra in cui avrebbe preferito vivere, ha risposto: «Ma sei matta? Io non vado a Londra. Ci vorrebbe un leasing per viverci!».
In effetti il Regno Unito offre molte alternative, altrettanto belle, ricche di opportunità lavorative e che non gravano (troppo) sulle finanze di chi voglia viverci.
C’è un’altra questione che, poi, gioca a sfavore della capitale inglese ed è la spietata concorrenza: il mercato del lavoro londinese è saturo di jobseekers e la concorrenza è davvero dura; le aziende, potendo pescare in un mare così vasto, assumono solo i migliori. Per tutti gli altri… niente da fare!
Infine le città che sto per proporti hanno una marcia in più perché, spesso, [su_highlight background=”#d5dbfe”]sono più vivibili[/su_highlight] e non dovrai sgomitare per trovare una casa, un lavoro, un tavolo al ristorante o il posto sull’autobus!
Birmingham
Quanto al via vai di gente, questa città è seconda solo a Londra.
Dal punto di vista lavorativo il settore terziario è in rapida espansione ma anche i settori finance, health, education e pubblica amministrazione promettono bene. Inoltre, grazie alle politiche di sgravi e facilitazioni messe in atto negli ultimi anni, [su_highlight background=”#d5dbfe”]è il luogo perfetto se hai intenzione di aprire una startup[/su_highlight].
Brighton
Si tratta di una città balneare molto nota e assai popolata, visto che, insieme a Hove, Worthing e Littlehampton, costituisce una conurbazione abitata da quasi mezzo milione di abitanti! Il settore che dà maggiormente lavoro è quello turistico, essendo una località di mare particolarmente apprezzata anche dai turisti britannici. Inoltre, qui, sono presenti i quartieri generali europei dell’American Express, un’azienda che offre molte opportunità lavorative agli stranieri, in quanto alla costante ricerca di personale per il servizio clienti.
Durante l’estate Brighton è meta di numerosi studenti provenienti da tutta Europa (e non solo) che vi si recano per imparare l’inglese.
Curiosità: il Big Beach Boutique è un famosissimo evento durante il quale una parte della spiaggia viene chiusa per ospitare un enorme concerto di Fat Boy Slim.
Da vedere: quel che rimane del West Pier, una meraviglia danneggiata, prima, da una tempesta e, poi, da un incendio. Oggi puoi vederne lo scheletro; decadente ma molto affascinante!
Bristol
E’ la città inglese col più alto tasso di occupazione (la disoccupazione è solo al 4,3%) ed è un vero e proprio traino per tutta l’economia inglese; inoltre è stata definita [su_highlight background=”#d5dbfe”]la città più vivibile del Regno Unito[/su_highlight]: i salari sono alti e si vive bene!
L’economia di Bristol è, principalmente, legata al commercio marittimo, data la sua posizione strategica ma la città offre anche buone opportunità nel settore turistico, dei media e dell’informatica. Inoltre, Bristol, è un importantissimo centro di produzione di cartone, carta e cartoncino: il famoso “cartoncino Bristol” è un prodotto esportato in tutto il mondo!
Curiosità: La serie televisiva britannica Skins è ambientata e girata qui.
Plymouth
La città affaccia su uno dei più spettacolari porti naturali del mondo: la baia di Plymouth.
La sua economia, da sempre, è legata al settore marittimo; tanto che, al momento, la città è la più grande base navale dell’Europa Occidentale.
Oltre alle aziende che operano nel settore marittimo, anche l’Università di Plymouth è un importante datore di lavoro (gli impiegati sono circa 3000); soprattutto a causa dei 30000 studenti iscritti.
Curiosità: [su_highlight background=”#d5dbfe”]nel 1620 i Pilgrims salparono da qui[/su_highlight], alla volta del Nuovo Mondo.
Southampton
La città è famosa perché proprio dal suo porto prese il largo il tristemente famoso Titanic e, ancora oggi, [su_highlight background=”#d5dbfe”]il settore crocieristico dà lavoro[/su_highlight] a gran parte della popolazione.
Nonostante la rivalità, spesso, Southampton e la vicina Portsmouth vengono considerate come un’unica area regionale. Il tasso di disoccupazione è particolarmente basso: solo il 4,2%.
York
La città è il capoluogo dell’omonima contea ed ha una storia millenaria affascinante, di cui conserva, ancora oggi, le tracce; una su tutte: la splendida Cattedrale!
Nel diciannovesimo secolo, York diventò un nodo molto importante del sistema ferroviario britannico e uno dei principali centri di [su_highlight background=”#d5dbfe”]produzione del cioccolato e di dolciumi[/su_highlight] principali del Regno Unito.
Oggi è l’Università di York, in particolare, a fornire lavoro ma è in rapida espansione anche il settore turistico. York, infatti, è una delle città più visitate sia da cittadini britannici che da turisti stranieri: una piccola cittadina con pittoresche viuzze e scorci indimenticabili.
Infine, la menzione d’onore è tutta per Liverpool, città in cui anch’io ho vissuto per qualche tempo e patria di uno dei gruppi più amati di tutti i tempi: i Beatles.
L’economia di Liverpool cresce annualmente di circa il 6,3% rispetto al 5,8% di Londra e il tasso di sviluppo annuo è del 9,2% contro una media nazionale del 4,9%.
Le aziende che maggiormente offrono lavoro sono quelle legate al settore terziario, in particolare quello della telefonia. Anche il settore turistico è in rapida espansione e un gran numero di ristoranti, bar e hotel aprono periodicamente in centro.
Curiosità: Liverpool è [su_highlight background=”#d5dbfe”]una delle città inglesi più filmate dai registi cinematografici[/su_highlight], seconda solo a Londra.
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