Ci sono luoghi che ti entrano dentro, si fissano nella mente e diventano impossibili da dimenticare. Uno di questi luoghi è sicuramente l’Overlook Hotel, l’enorme, inquietante (e immaginario) residence in cui fu ambientato Shining, capolavoro del maestro del brivido: Stephen King.
Esiste davvero l’Overlook Hotel?
Nel 1973 Stephen King, il grande scrittore horror, soggiornò nella camera 217 dello Stanley Hotel, un residence sulle montagne del Colorado. Il maestro del brivido rimase talmente affascinato dalla località che iniziò a scrivere proprio lì il suo romanzo:[su_highlight background=”#d5dbfe”]il luogo era perfettamente isolato durante il periodo estivo e magicamente infestato da fantasmi (e da presunte attività paranormali) durante i mesi invernali, quelli in cui la struttura restava chiusa. [/su_highlight]
Nel 1980 Stanley Kubrick, regista dell’adattamento cinematografico del libro, preferì girare le scene degli interni dell’hotel nei famosi Elstree Studios in Inghilterra (cosa che fece molto arrabbiare lo statunitense King) allestiti, per l’occasione, come l’Ahwahnee Hotel, nello Yosemite National Park. Il set dell’Overlook Hotel fu il più grande mai costruito fino ad allora poiché includeva anche la ricostruzione, seppur ridotta, del labirinto esterno all’albergo. Per quanto riguarda, invece, le riprese aeree, queste furono effettuate in America da una seconda unità dislocata presso il Timberline Lodge, sul monte Hood, in Oregon.
Cosa c’è nella stanza 237?
Lo Stanley Hotel, quindi, fu fonte di ispirazione per il romanzo di King ma, nell’immaginario collettivo, Shining è, soprattutto, il volto pazzo di Jack Nicholson, il dito parlante di Danny, la disperazione di Nancy e i corridoi di un hotel che continua a fare paura. Addirittura i proprietari del Timberline Lodge chiesero a Kubrick di cambiare il numero della spaventosa camera 217 proprio per paura che i clienti non volessero più alloggiarvi. Così Kubrick modificò il numero della stanza in 237, che non corrispondeva ad alcuna camera dell’hotel reale: ovviamente, dopo l’uscita del film, molti ospiti chiesero di poter alloggiare proprio nella 237!
Nonostante, quindi, lo Stanley Hotel non abbia giocato un ruolo determinante nelle ambientazioni dell’opera di Kubrick, è proprio da qui che tutto è nato e nel 1997 è diventato il set della miniserie Shining, ispirata al libro e diretta da Mick Garris.
[su_youtube url=”https://youtu.be/wIf1Lnp02c8″]
Da hotel a museo… dell’orrore!
Lo Stanley Hotel è stato per lungo tempo meta di tanti appassionati di cinema horror e di tanti fan dell’opera di King e di Kubrick. Pensa che è stato incluso in molti ghost tour ed è stato visitato dalle troupe di numerosi programmi televisivi sul paranormale; inoltre, in tutte le stanze della struttura, tutti i televisori trasmettono continuamente il film Shining (sul canale 42).
Forti di questo spaventoso background, i proprietari hanno coinvolto una casa di produzione e uno studio cinematografico al fine di[su_highlight background=”#d5dbfe”]allestire un museo horror a tema.[/su_highlight]Fra gli organizzatori vi sono anche alcune entusiaste personalità di spicco: George Romero (acclamato regista amante degli zombie) ed Elijah Wood (Frodo de Il signore degli anelli).
La cosa certa è che saranno investiti un bel po’ di soldi per allestire un auditorium da 500 posti, un museo interattivo e uno spazio da dedicare alle attività didattiche.
E per gli irriducibili..
Se anche tu sei un fan accanito di Kubrick e del suo capolavoro tratto dal romanzo di Stephen King, devi sapere che rivedrai molto presto l’Overlook Hotel.
E’, infatti, di qualche giorno fa la notizia per cui Mark Romanek potrebbe essere[su_highlight background=”#d5dbfe”]il regista del prequel[/su_highlight]di Shining! La storia sarà ambientata negli anni Venti, tra gli stessi corridoi dello stesso, spaventoso hotel e la pellicola sarà prodotta dalla Warner Bros.
Adesso, tieniti forte: la scrittura del plot sarà affidata a Glenn Mazzara, sceneggiatore e produttore di The Walking Dead!!
Nonostante l’entusiasmo per questo ultimo punto devo, però, confessare un po’ di scetticismo: così come per i luoghi,[su_highlight background=”#d5dbfe”]ci sono anche alcuni film che, per quanto mi riguarda, sono intoccabili. Sono perfetti così come sono; ti entrano dentro e proprio non riesci a dimenticarli. [/su_highlight]Questi film, come Shining, non dovrebbero essere profanati.