Com’è che hai imparato a dire man, ma poi in giro senti dire dude o bloke? E perchè mother in UK si pronuncia /matha/ (con lo schwa finale), mentre in America /mader/? Il motivo è che slang e dialects hanno un impatto enorme sia sulla pronuncia sia sul tipo di parole inglesi che possiamo incontrare.
Con oltre 1.5 miliardi di English speakers nel mondo non c’è da sorprendersi se sono oltre 150 le varieties di inglese esistenti. Tra le più note ci sono sicuramente American English (AmE), British English (BrE), Australian English, South-African English e molti altri. Ma la verità è che, a loro volta, ciascuna di queste varietà si colora di mille altre sfumature grazie a slang e dialects.
Ma vediamo di chiarire subito in che modo slang e dialects sono diversi tra loro.
Ecco perché slang e dialects sono diversi
Mettiamo ad esempio a confronto l’inglese americano parlato in certi quartieri di New York (pronunciato New YAWK) con quello che potresti sentire nei sobborghi di New Orleans o Chicago. Se nel primo caso potresti infatti sentire /WAW-duh/ (water) e /AWF/ (off) – per avere un’idea ti basta sentire il personaggio di Janice in un episodio della celebre serie Friends – a New Orleans sentiresti invece un tipicissimo where y’at per dire “where are you?” (da cui appunto il nome Yat per indicare questa particolare versione di inglese americano). A Chicago invece (pronunciata /shi-CAW-go/) sentiresti dire gym shoes per le sneakers e pop per indicare la soda. E i soldi si ritirano da una cash station…
Sempre di americano si tratta, ma le differenze tra queste diverse città sono dovute principalmente a fattori geografici, culturali e storici: proprio per questo motivo non parliamo di slang, ma di dialects! Secondo lo studioso Robert Delaney, sono oltre 24 le varietà esistenti parlate in America, mentre nella patria di Sua Maestà i dialects sono ben 37!
Qualche esempio di UK dialects?
La British Library è una risorsa fantastica per conoscere da vicino la ricchissima varietà dei dialetti inglesi, ricercabili sia per nome di città che su mappa. Tra quelli più noti possiamo citare il Cockney parlato dalla working class di Londra, il Brummie di Birmingham parlato da Ozzy Osbourne e persino il ‘Nor’n Ir’sh’ (Northern Irish) con i suoi suoni mancanti… Per non parlare, poi, delle peculiarità del dialetto irlandese!
Veniamo ora allo slang per capire in che modo è diverso da un dialect.
Lo slang consiste infatti in una versione molto informale ed emergente della lingua, ricca di neologismi e sempre in continua evoluzione. È la lingua dei meme, dei social media e di tutto ciò che appartiene ai giovani. Ecco alcuni esempi più noti:
- Dope / Lit – Cool or awesome
Example: That T-shirt is so dope! Where did you get it?
- Gucci – Good, cool, or going well
Example: “I’ll be there in 10 (minutes),” Jaden texted me. “Gucci,” I replied.
- OD / Ode – Really, very (da “overdose”)
Example: Jessica, I love your Snapchat story! It’s ode gucci!
- Tight – Angry (in particolare a NYC)
Example: It gets me tight when my boyfriend doesn’t like my Instagram posts.
- Basic – Boring, average, or unoriginal
Example: Well, that post’s pretty basic.
- Fam – Group of friends
Example: I’m out with my fam, be back later.
Un po’ di confusione? Tutto normale.
La caratteristica principale di ogni slang è che è strettamente connesso alla generazione che lo utilizza (quasi come fosse un linguaggio in codice). Questo spiega perché può essere piuttosto cringe utilizzare un termine ormai fuori moda che vi identificherebbe istantaneamente come The Uncool (o anche The Lame, The Yikes…)!
Ecco invece alcuni esempi di slang che non sono più trendy:
- YOLO – “You Only Live Once” (spesso ironico)
- Bae – Acronimo di “Before anyone else” significa babe, o baby, usato per chiamare sia un romantic partner che un buon amico/a
Ora che sai perfettamente la differenza tra slang e dialect, puoi capire meglio il grosso impatto che possono avere sulla nostra capacità di comprendere la lingua inglese parlata in giro. Come fare quindi? Il consiglio, detto con uno slang, è “take it easy”: meglio ascoltare, restare calmi e prestare sempre attenzione al contesto.
Alexandra P. – Teacher