Ci sono alcuni paesi del mondo nei quali le festività natalizie non terminano il 26 dicembre o con San Silvestro; in alcuni paesi l’ultimo giorno di festa “ufficiale” è il 6 gennaio, il giorno dell’Epifania, quando la Befana o i Re Magi portano doni ai bambini di tutto il mondo. Ma come si festeggia questo giorno? E perché?
Epifania: come si festeggia nel mondo?
Le origini
Il 6 gennaio è una giornata importante per la tradizione cristiana: in questo giorno, infatti, ricorre l’adorazione dei Re Magi che, diretti a Betlemme, portarono dei doni al neonato Gesù. Si tratta di un episodio narrato nel Vangelo di Matteo secondo il quale giunsero a Gerusalemme dall’Oriente tre sacerdoti che, seguendo una stella, arrivarono nel luogo in cui era appena nato il Re dei Giudei.
Ma esistono numerose versioni della storia legate a questa tradizione. Vediamo, allora, quali sono.
Italia
In Italia il 6 gennaio è il giorno dedicato ad una curiosa e simpatica vecchietta (semi sconosciuta nel resto del mondo): la Befana.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Si tratta di una figura molto amata dai bambini poiché porta in dono principalmente dolciumi![/su_highlight]La tradizione vuole che la Befana sia una vecchietta brutta, mal vestita, con una grande gonna e un fazzoletto in testa; in più ricorda per certi aspetti le streghe poiché, durante la notte, vola di casa in casa in sella alla sua scopa. E cosa fa? Riempie di dolci, frutta secca e giocattoli le calze appese al camino dai bambini buoni e porta carbone ai bimbi che non si sono comportati bene durante l’anno.
Spagna
In Spagna niente Befana:[su_highlight background=”#d5dbfe”]la mattina del 6 gennaio, infatti, i bambini spagnoli si svegliano per scoprire quali regali hanno ricevuto dai Re Magi.[/su_highlight]Così come accade in molti paesi per l’arrivo di Babbo Natale, anche qui i bimbi lasciano degli oggetti per i tre personaggi: davanti alla porta d’ingresso viene posta una ciotola d’acqua per i cammelli assetati e qualcosa da mangiare per i tre sacerdoti.
Durante la giornata, poi, in molte città di tutto il paese, si tengono cortei e sfilate con i Re Magi: i tre sfilano per le vie cittadine a bordo di carri magnificamente decorati; questa tradizione, in quanto spagnola, è stata ereditata e fatta propria anche da molti paesi dell’America Centrale e del Sud.
Romania
In Romania l’Epifania rappresenta la venuta dei Re Magi ed è un giorno festivo nazionale. È tradizione che, ancora oggi, in alcuni paesi, i bambini vadano di casa in casa chiedendo di entrare per raccontare delle storie e ricevere in cambio qualche spicciolo. Anche i sacerdoti girano per le strade e benedicono le abitazioni.
Francia
In Francia l’Epifania non è una festa nazionale e questo è il motivo per cui viene celebrata la domenica prima o dopo il 6 gennaio.
Per l’occasione[su_highlight background=”#d5dbfe”]si prepara un dolce all’interno del quale viene inserita una fava e chi la troverà sarà eletto re o regina per un giorno: si tratta di una tradizione antichissima, risalente addirittura al periodo dell’Impero Romano![/su_highlight]
Nel nord della Francia si usa mangiare la Galette des Rois (il nome del dolce si riferisce proprio ai Re Magi), una galletta a base di pasta sfoglia dorata in forno e accompagnata da marmellate o farcita con creme. È consuetudine tagliare la Galette in tante fette quanti sono gli invitati, più uno. Quest’ultima fetta è detta “la parte del Buon Dio” o “la parte del povero” poiché, originariamente, era destinata al primo povero che si presentava alla porta.
Nel Sud della Francia, invece, il dolce tipico del giorno è una brioche a forma di corona guarnita con frutta candita.
Russia
[su_highlight background=”#d5dbfe”]Da calendario ortodosso, in Russia il Natale si celebra il 7 gennaio.[/su_highlight]Ecco perché, nella notte fra il 6 e il 7, secondo la tradizione,[su_highlight background=”#d5dbfe”]i regali vengono portati da Padre Gelo (il Babbo Natale russo), accompagnato da Babushka, una vecchietta che lo aiuta nella distribuzione dei doni.[/su_highlight]Ma ci sono anche leggende secondo le quali Babushka non sarebbe una anziana signora ma la graziosa nipote di Padre Gelo.
Germania
Non in tutti gli stati federali della Germania viene commemorato il 6 gennaio come il giorno dei Re Magi; tuttavia, in alcune zone del paese, si usa festeggiare questa ricorrenza. In questa occasione preti e chierichetti vanno di porta in porta per raccogliere offerte e contestualmente intonano, come ringraziamento, alcune canzoni religiose.
Bulgaria
In Bulgaria è tradizione, il 6 gennaio, finite le celebrazioni religiose e le processioni, fare un bel tuffo in fiumi e laghi gelidi. Ovviamente c’è un motivo a questo gesto un po’ estremo! Infatti è usanza che i sacerdoti gettino un crocifisso nelle acque freddissime di fiumi e laghi e che poi migliaia di giovani uomini, sfidando le temperature invernali, tentino di recuperarlo. Questo perché, chi recupera il crocifisso, sarà libero dagli spiriti maligni e si assicurerà un nuovo anno di salute.
Islanda
Il 6 gennaio islandese è detto “il tredicesimo giorno” poiché da Natale trascorrono proprio 13 giorni. La tradizione prevede che dall’11 dicembre fino al 25, giunga un Babbo Natale al giorno; dal 25 dicembre, poi, questi se ne andranno uno alla volta, fino ad arrivare al tredicesimo Babbo Natale che decreterà la fine delle feste e che se ne andrà proprio il 6 gennaio.