Lei si chiama Jessica Ciriaci ed è una fotografa turistica che gira il mondo grazie alla sua passione: la fotografia. A soli 25 anni ha un blog tutto suo, sta scrivendo un libro, ha vissuto a Londra e girovagato in giro per il mondo: tutto questo per lavoro.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Un lavoro che è anche la sua passione.[/su_highlight]
Nel suo blog, Diario di una Fotografa turistica, Jessica (aka Kay Rouge) racconta il suo lavoro, la sua vita di donna indipendente e le sue avventure di viaggiatrice del mondo. E’ una specie di diario di bordo nato con l’intenzione di ispirare i lettori ma anche uno strumento che l’ha aiutata molto nei momenti di lontananza da casa e dagli affetti.
Chi è Key Rouge?
Jessica inizia a fotografare a 10 anni con una vecchia Zenit analogica del padre; a 18 anni acquista la sua prima reflex digitale e si appassiona alle foto di moda. Kay Rouge racconta[su_highlight background=”#d5dbfe”]«La fotografia mi ha scelto a 17 anni, mentre sfogliavo Vogue. Mi imbattevo in stupende foto patinate di modelle bellissime e, girando pagina, vedevo paesaggi naturali così belli da togliere il fiato».[/su_highlight] Scopertasi appassionata di moda, Jessica inizia ad allestire shooting fotografici con l’aiuto di una truccatrice, una stilista e di aspiranti modelle.
[su_quote]«Adoro fotografare la bellezza delle donne, riuscire a tirar fuori la parte da rivista patinata che ognuna ha dentro»[/su_quote]
La passione per la fotografia la porta ad iniziare una collaborazione (in qualità di fotografa di eventi) con le maggiori discoteche di Roma e Ostia, almeno fino al 2010, anno in cui scopre la vita da[su_highlight background=”#d5dbfe”]fotografa di villaggio turistico.[/su_highlight]
Come si diventa fotografa turistica?
La necessaria premessa è che Jessica si è diplomata presso un istituto tecnico commerciale[su_highlight background=”#d5dbfe”]a indirizzo turistico[/su_highlight]ma, studi a parte, ciò che davvero ha fatto la differenza sono stati l’enorme passione e l’impegno dimostrati e grazie ai quali ottiene il suo primo lavoro come fotografa turistica (collabora, infatti, con il villaggio Garden Club Toscana per due mesi). Subito dopo, nel 2010,[su_highlight background=”#d5dbfe”]decide di mollare tutto e parte con un biglietto di sola andata per Zanzibar:[/su_highlight]qui lavora nuovamente come fotografa per l’Eden Kendwa Beach Resort.
Dopo 7 mesi rientra a casa ma, ormai, l’Italia le sta stretta e, nel giro di qualche anno, si ritrova a Londra, intenta a scrivere un libro!
Come sei riuscita a conciliare la fotografia in quanto passione e la fotografia in quanto lavoro?
Ho iniziato nei villaggi turistici, quindi il tipo di fotografia era molto commerciale e dovevo per forza tenere conto di ciò che piaceva agli altri. Dopo svariati anni tutto questo iniziava a starmi abbastanza stretto, motivo per cui ho deciso di abbandonare quella realtà per dare spazio, di nuovo, alla mia[su_highlight background=”#d5dbfe”]creatività che avevo trascurato per troppo tempo.[/su_highlight]Purtroppo con la creatività non si mangia, almeno per quanto riguarda me; devo, quindi, tenere anche conto anche di ciò che piace agli altri.
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Jessica, tu hai vissuto a Londra ma di recente hai deciso di rientrare in Italia. Come mai?
Sono rientrata principalmente perché avevo bisogno di un po’ di aria “italiana” e perché ho fatto[su_highlight background=”#d5dbfe”]uno stage di un mese a Cipro.[/su_highlight]Dopo Londra mi mancavano il caldo e le località di mare, così ho accettato quella proposta ma Cipro non mi ha colpito e così, appena scaduto il contratto, sono tornata a Roma. Qui ho potuto riassaporare le gioie della famiglia, degli amici e dell’amore; ho trovato un lavoro stagionale e ho deciso di rimettermi a studiare (cosa che, viaggiando, non ho mai potuto fare).
Come soggetto delle tue fotografie preferisci le persone o la natura?
Al 90% preferisco le persone, avendo iniziato a fotografare sulla scia della passione per la fotografia di moda. Ma, negli ultimi anni, sopratutto grazie ai miei viaggi, mi sono avvicinata molto agli scatti naturalistici.
Quale attrezzatura usi?
Per lavoro prettamente[su_highlight background=”#d5dbfe”]Nikon D90 e Nikon D200[/su_highlight]ma non nego che, delle volte, quando non ho con me la reflex, uso semplicemente il telefonino.
Qual è, secondo te, il momento perfetto da immortalare?
Qualsiasi momento importante: per ricordarlo per sempre.
Hai progetti per il futuro? Stai ancora scrivendo il tuo libro?
Al momento uno dei miei progetti è rimanere in Italia per un anno. Mi sono rimessa a studiare e conto di fare alcuni[su_highlight background=”#d5dbfe”]aggiornamenti fotografici sopratutto sul reportage e sugli scatti pubblicitari.[/su_highlight]Per quanto riguarda il libro sono tornata a scrivere a pieno ritmo e spero di terminare presto il mio romanzo!
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