Non tutti sanno che le regole di punteggiatura variano da lingua a lingua. Ciò che è corretto e logico in italiano, potrebbe dunque non esserlo in inglese! Addirittura, sono di uso comune nell’inglese dei segni di punteggiatura che in italiano non usiamo praticamente mai, mentre alcuni di quelli a noi più familiari hanno nell’inglese una funzione diversa.
Non preoccuparti però: se vuoi imparare a scrivere correttamente in questa lingua puoi innanzitutto incominciare da un valido corso di inglese online; inoltre, puoi continuare a leggere per scoprire differenze e similitudini fra i segni di punteggiatura in inglese e quelli in italiano!
Segni di punteggiatura in inglese: istruzioni per l’uso
Partiamo dalle somiglianze: il punto, la virgola e i due punti sono segni di punteggiatura che in inglese e in italiano hanno la stessa funzione. C’è solo qualche lieve sfumatura nelle “libertà” che ci possiamo prendere nel loro utilizzo.
Il punto (full stop o dot) ha esattamente la stessa funzione in tutte le lingue: concludere un periodo. Gli inglesi tendono semplicemente ad usarlo molto più spesso di noi perché la loro lingua predilige frasi brevi e concise piuttosto che la congiunzione di più periodi.
Anche la virgola (comma) si può usare allo stesso modo nelle due lingue. Va ricordato solo che, negli elenchi di più di due oggetti (es. mi piacciono il vestito rosso, nero e verde) mentre noi non la mettiamo prima della congiunzione “e” finale, la regola inglese prevede proprio il contrario (I like the red, black, and green dresses). Stessa cosa quando la virgola congiunge due periodi (Sono andata a Praga e ho visitato l’Orologio Astronomico / I went to Prague, and I visited the Astronomical Clock).
Infine, anche in inglese i due punti (colons) introducono una lista, ma perdono la funzione di illustrare un concetto; per fare ciò, ci si avvale del punto e virgola (semicolons), ed è qui che iniziamo con le differenze fra segni di punteggiatura in inglese e italiani.
Se infatti nell’inglese il punto e virgola ha la funzione di unire due periodi quando la congiunzione è omessa (sebbene meno che in italiano perché, ricordiamolo, l’inglese preferisce frasi brevi e quindi l’uso del punto), acquisisce anche quella di illustrare un concetto (la verdura fresca è meglio di quella surgelata: contiene più vitamine ed è più ricca di fibre / fresh vegetables are healthier than frozen ones; they contain more vitamins and are richer in fiber), esattamente come i due punti italiani.
Abbiamo infine dei segni di interpunzione che sicuramente noi italiani conosciamo, ma non usiamo, al contrario di come succede con i segni di punteggiatura in inglese: le lineette (em dashes) e i trattini (en dashes). I primi sono i “segni dell’enfasi”, chiamati così perché sostituiscono la virgola o le parentesi italiane per racchiudere un inciso, appunto, di particolare enfasi (quando ci siamo finalmente incontrati, quasi due mesi dopo aver iniziato a parlarci, è arrivata un’ora in ritardo! / when we finally met ‒ nearly two months after we started talking ‒ she was 1 hour late!).
I secondi segni di punteggiatura in inglese servono a formare gli aggettivi composti. Per esempio, a boy who is 10 years old può diventare a ten-year-old boy grazie agli en-dashes.
Erika A. – Teacher