Oggi My English School Magazine ha il piacere di ospitare un’interessante intervista a Silvia e Laura Squizzato: gemelle, giornaliste televisive, blogger, attrici e studentesse di My English School. Sì, tutto questo contemporaneamente!
E di cosa parlare con due persone così eclettiche? Beh, praticamente di tutto!
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Salve Silvia e Laura! Cominciamo con una piccola presentazione: raccontateci qualcosa di voi. Chi sono le gemelle Squizzato? Cosa hanno fatto, da dove vengono e dove stanno andando?
Se partiamo con una domanda così difficile… chissà come continuerà questa intervista! Scherzi a parte, ci sentiamo due persone normali che hanno avuto la fortuna, partendo da Brescia e senza conoscere nessuno del mondo dello spettacolo, di entrare in Rai dopo anni di gavetta nelle TV locali (dalle TV bresciane a Telelombardia passando per alcuni canali satellitari). Siamo giornaliste professioniste, conduttrici TV, attrici, blogger e anche scrittrici. Mettiamo troppa carne al fuoco? No, semplicemente adoriamo trasformare in lavoro quello che amiamo fare e se adoriamo fare tante cose, perché limitarci? Siamo fortunate a poter fare quello che ci piace! Dove stiamo andando? È una fase della nostra vita in cui abbiamo parecchi progetti quindi dobbiamo portare pazienza… se poi si realizzeranno tutti… dovremo trovare altre due gemelle per realizzarli!
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Sappiamo che avete cominciato la vostra carriera in tv insieme. È stato un caso oppure era davvero il vostro sogno quello di diventare giornaliste televisive?
A 12 anni abbiamo messo per un anno l’apparecchio ai denti per correggere un piccolo difetto perché volevamo avere un sorriso televisivo. Volevamo da sempre fare le giornaliste televisive tant’è che a 19 anni eravamo già giornaliste pubbliciste e a 21 lavoravamo per una TV locale in una trasmissione sportiva. No, non è stato un caso, anzi, lo abbiamo voluto fortemente; qualche volta – lo ammettiamo – la determinazione non basta e noi abbiamo avuto dei veri e propri colpi di fortuna che ci hanno permesso di realizzare i nostri sogni.
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Com’è lavorare insieme? Avete mai pensato di lavorare singolarmente?
La prima volta in Rai Silvia ha lavorato da sola ma subito gli autori ci hanno volute insieme per l’edizione successiva del programma. Ci diverte lavorare in coppia perché andiamo d’accordo e perché in un mondo così particolare come quello dello spettacolo sai di avere una persona che non ti tradirà mai e su cui potrai sempre contare.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Su alcuni settimanali ci hanno definito le Kessler del giornalismo italiano e a noi il paragone piace![/su_highlight]
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Sappiamo che una delle vostre ultime esperienze è stata quella al cinema. In particolare con il film Gianni e le donne di Gianni di Gregorio avete letteralmente varcato i confini nazionali: avete calcato il red carpet del festival di Berlino e siete arrivate a New York in occasione di Open Roads. Cosa potete dirci di questa esperienza?
È stata straordinaria.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Scelte direttamente dal regista, al nostro primo film al cinema, abbiamo avuto la possibilità di calcare il red carpet e di andare all’estero seguendo il film![/su_highlight]Lavorare con Gianni di Gregorio è stato divertente; lui è un professionista con un lato umano fortissimo. A noi piace scherzare dicendo che facciamo le attrici per gioco. Pur avendo studiato anche recitazione ci siamo, infatti, sempre dedicate più alla TV e alla conduzione ma quando il cinema ci chiama per ruoli da gemelle non possiamo dire di no! Ecco allora che abbiamo fatto anche un cameo nel film di Fausto Brizzi Come è bello far l’amore con Claudia Gerini e Fabio de Luigi nel 2012. Insieme abbiamo lavorato anche per la sitcom Virus in onda sulla Rai, sempre come gemelle. Ora abbiamo scritto il soggetto per un film… siamo in cerca di un produttore!
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Fra i vostri ultimi progetti c’è stata la creazione di un blog davvero particolare: di cosa si tratta?
Da tre anni abbiamo aperto un blog, www.doppiavita.TV, in cui scriviamo di cinema, teatro, eventi, moda e cucina. Parliamo solo di cose che facciamo noi, in chiave “doppia”. Doppia vita per noi ha un significato positivo e non ambiguo come molti pensano: doppia vita nel senso di unione che fa la forza. Amici, fratelli, soci: spesso in due si riesce a fare di più perché le energie sono raddoppiate. Ecco perché spesso proponiamo sul blog interviste a personaggi che hanno avuto successo in coppia.
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Qual è stata la vostra esperienza con My English School?
È stata ed è una bella esperienza. Noi abbiamo studiato francese a scuola quindi per quanto riguarda l’inglese abbiamo sempre recuperato con corsi privati che non sempre ci hanno soddisfatte.[su_highlight background=”#d5dbfe”]MyES è un ambiente dinamico, divertente e giovane dove l’inglese si impara o si migliora davvero![/su_highlight]Certo, un po’ di impegno ci vuole; non bastano le lezioni con gli insegnanti, tutti bravissimi, ma davvero il metodo ci ha colpite perché è diverso e molto efficace.
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Quanto ha inciso la conoscenza dell’inglese nel vostro percorso professionale? Mi riferisco innanzitutto al vostro percorso di giornaliste professioniste ma anche alle vostre esperienze televisive e cinematografiche.
L’inglese serve sempre e, pur non parlandolo come madrelingua, spesso ci è servito per lavoro. Laura ha presentato il concerto di Peppino di Capri per la Confederation Cup qualche anno fa e ha presentato in italiano e in inglese. A Bologna al Cosmoprof presentavamo in italiano e inglese lo spettacolo di un’azienda americana di prodotti per capelli. Al Premio Galileo di quest’anno, a Firenze, anche il noto attore Tim Robbins, che abbiamo premiato, ci ha fatto i complimenti per l’inglese! Senza una buona base di inglese avremmo dovuto rinunciare a occasioni di lavoro importanti! E avremmo fatto brutte figure![su_highlight background=”#d5dbfe”]Noi dobbiamo crescere con l’inglese e impararlo sempre meglio e MyEs ci sta aiutando in questo percorso.[/su_highlight]
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In che modo la conoscenza dell’inglese vi aiuta nel promuovere il vostro sito e il vostro blog?
Abbiamo scelto di inserire la versione inglese del blog perché ci siamo accorte che venivamo seguite anche dall’estero! Agli stranieri piace la vita di due gemelle italiane che lavorano in TV! Se visitano il nostro blog dall’Oman, dal Giappone o dagli Stati Uniti l’unico modo per fidelizzare gli utenti è permettere loro di leggere i nostri contenuti!
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Inoltre siete anche molto attive e presenti sui social: quanto vi aiutano nella promozione del vostro blog e della vostra personal identity?
Se non si vuole restare relegati all’Italia, l’inglese serve perché apre le porte del mondo che con i social sono ormai davvero accessibili a tutti.
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Cosa consigliereste a chi desidera intraprendere la strada del giornalismo televisivo? L’inglese è davvero determinante?
Sì, l’inglese è determinante per tutti, anche per chi lavora in una TV locale. Ormai i confini non ci sono più e non è solo il giornalista che si occupa di estero nella redazione di una testata internazionale che deve sapere l’inglese. Magari lo si usa con meno frequenza ma se capita l’occasione un giornalista o un conduttore non possono non conoscere l’inglese. Non tutti parleranno come madrelingua ma bisogna avere un buon livello di conoscenza per poter sostenere una conversazione decente. Può arrivare l’ospite straniero e non si può chiedere un traduttore!
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Infine: momento gossip. Qual è il/la giornalista televisivo/a più ferrato/a con l’inglese? E quello/a che se la cava peggio?
Conosciamo una giornalista che spesso è inviata all’estero in un TG nazionale che abbiamo sentito parlare personalmente in modo pessimo l’inglese e questo ci ha fatto pensare che a ricoprire il suo ruolo non ci sia arrivata per meriti; per ovvie ragioni non possiamo dire il nome!
[su_highlight background=”#d5dbfe”]Bravissima a parlare l’inglese (e vogliamo citarla anche se non è una giornalista TV ma una conduttrice) è Milly Carlucci che sa presentare in inglese in modo eccellente.[/su_highlight]
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E, ancora: l’inglese è davvero conosciuto (bene) da chi lavora nel mondo dello spettacolo?
Non troppo a dire la verità… c’è tanto lavoro da fare!