Per chi lavora con la musica non esiste niente di meglio che girare il mondo grazie al proprio lavoro, suonare con i colleghi, stare in mezzo alle persone e far sognare con la propria arte. Sono proprio queste le ragioni che hanno spinto Maurizio, autore e musicista nella band di Andrea Mingardi, a migliorare il proprio inglese insieme a My English School Modena. Leggi l’articolo per scoprire il suo lavoro e la sua storia: meritano un posto nella sezione Esperienze MyES del nostro magazine!
Ciao Maurizio! Dicci qualcosa di te: chi sei, dove vivi e cosa fai nella vita?
Mi chiamo Maurizio Tirelli, vivo a Rubiera e sono un musicista professionista: sono un pianista, un arrangiatore musicale, un autore di canzoni e un direttore di orchestra di musica leggera. Inoltre da oltre vent’anni lavoro nella band del cantautore Andrea Mingardi; grazie al mio lavoro ho avuto la fortuna di girare il mondo. Purtroppo adesso, non essendo possibile, partecipo a delle jam session su Zoom con i colleghi, con gran fatica… Non è proprio la stessa cosa! Ma non mi lamento, e spero passi presto.
Perché hai scelto di iniziare a studiare inglese con MyES?
Diciamo che per il mio lavoro l’inglese è fondamentale: ho girato parecchio e ho contatti con gli USA – dove ho lavorato 30 anni fa – oltre che con i vari studi di registrazione. Proprio per l’importanza di questi contatti – via telefono e via mail – avevo bisogno di migliorare molto l’aspetto parlato della lingua. Perciò mi sono messo a cercare una scuola di inglese dalle mie parti, mi sono imbattuto in MyES e ho visitato la scuola di Modena dove ho fatto il test di verifica del mio livello. Sono stato subito colpito dagli insegnanti, tutti giovani madrelingua e native level, e dallo staff simpatico e disponibile. Ho frequentato un mesetto a scuola, poi in seguito al lockdown ho continuato con le lezioni su Zoom e sono stato ugualmente soddisfatto: funziona!
Parlaci dell’obiettivo che hai raggiunto grazie all’inglese imparato con MyES.
Il corso mi è stato utilissimo, soprattutto per i miei viaggi all’estero negli Emirati Arabi e a Dubai. Non ero partito con un obiettivo in particolare, però essendo un musicista per me è vitale incontrare le persone, mantenere i contatti, fare esperienze, vivere insieme alla gente e, perchè no, mettere in pratica l’inglese attraverso lo scambio con altri musicisti. Mi è servito molto anche per alcuni aspetti del mio lavoro, uno su tutti l’apprendimento di software utili. In breve, mi è stato di grande aiuto sia nel lavoro che nel quotidiano.
Cosa ti piace di MyES e perchè la consiglieresti?
Mi piace che in una lezione siamo in pochi e hai sempre modo di interloquire: non sarebbe lo stesso in una classe con tanti studenti. Inoltre apprezzo molto che, si deve necessariamente parlare in inglese: merito anche dei teacher che sono giovani, motivati e stimolanti. Poi adoro il fatto che non ci siano libri e la grammatica non venga insegnata in modo convenzionale: fa tutto la conversazione e il fatto che si imparino tante frasi, modi di dire e discorsi di vita reale e quotidiani. Mi sono trovato a mio agio, è proprio come trovarsi in famiglia o in un albergo a New York: sicuramente continuerò!
Ti andrebbe di salutarci con un consiglio?
Mettetevi in gioco, sempre, anche se pensate che sia rischioso: bisogna sempre buttarsi senza paura di sbagliare, che di solito è ciò che ci frena maggiormente. Farlo è un arricchimento personale. Un consiglio che vale anche per chi è ancora indeciso? Consiglio a tutti di dare una chance a MyES, perchè non è come le altre scuole: ti permette di apprendere autonomamente… è come un manuale di conversazione!