Imparare una lingua senza fatica è il sogno di molti, soprattutto se la nuova conoscenza ti permette di mettere a frutto una grande passione. Questo l’obiettivo di Roberta, che grazie a un corso di inglese può finalmente tornare a viaggiare e affrontare nuove avventure in giro per il mondo! Entrata in My English School quasi per caso, Roberta Tagliaferri ha portato la sua fluency a un livello superiore e ha scoperto l’inglese autentico, quello realmente utile ai suoi viaggi. Scopri la sua storia, che fa parte della campagna #FATTO! dedicata a chi ha realizzato un obiettivo grazie all’inglese, poi corri a leggere le altre: le trovi nella sezione Esperienze MyES del nostro magazine!
Ciao Roberta! Dicci qualcosa di te: chi sei, cosa fai, dove vivi?
Mi chiamo Roberta e vivo in un paesino in provincia di Reggio Emilia, piccolo e silenzioso: con qualche trattore che passa per la strada e qualche Ferrari… ma forse sono di più i trattori! Ho 43 anni, non sono sposata, né accompagnata, né fidanzata, quindi faccio un po’ come mi va! Quando posso cerco di viaggiare, motivo per cui ho deciso di riprendere l’inglese che ho studiato a scuola. Mi occupo di contabilità e recupero crediti; nel tempo libero mi piace molto andare al cinema e a teatro, leggo parecchio e faccio sempre qualche sport a caso: ora è il momento della boxe.
Perché hai scelto di iniziare a studiare inglese con MyES?
Ho scelto MyES perché il mio capo – o come lo chiamo io il padrone di casa – ha frequentato la sede di MyES Modena prima di me e ho notato un netto miglioramento del suo inglese. Un po’ per curiosità , un po’ per spirito di emulazione, ho deciso di provare a mia volta. In tutta onestà , inizialmente ho fatto fatica perché ero abituata ad uno studio di vecchia concezione. Tuttavia dopo aver frequentato qualche lezione mi sono resa conto che in realtà stavo imparando senza accorgermene, senza alcuno studio matto e disperatissimo: mi sono bastati semplicemente l’ascolto e i colloqui con gli insegnanti e gli altri studenti, in altre parole il confronto diretto con loro.
Ci parli dell’obiettivo che sei riuscita a raggiungere grazie all’inglese imparato con MyES?
La mia volontà era quella di utilizzare l’inglese per i miei viaggi, senza rischiare di dormire sotto i ponti, morire di fame o di sete o ritrovarmi nel peggiore bar di Caracas a causa di una cattiva comunicazione: da questo punto di vista sono assolutamente soddisfatta! Purtroppo per un tè a Buckingham Palace dovrò pazientare ed investire altro tempo… ?
È banale da dire, ma la vita è fatta anche di cose ordinarie: per me è stato fondamentale capire che l’inglese viene parlato in modi differenti in ogni parte del mondo e il fatto di avere insegnanti di origine diversa è stato illuminante: non ho più preteso la perfezione che il mio vecchio stile mi portava a cercare. Questo è andato a vantaggio della mia fluency e della capacità di improvvisare, dal momento che ho imparato a parlare una lingua più vera e meno scolastica. Quando tornerò a viaggiare probabilmente avrò più sensibilità nel capire frasi e parole anche non pronunciate in un perfetto British English e sarò senz’altro più elastica.
Ho iniziato non avendo un buon vocabolario ma solo la grammatica di base; ora la grammatica è molto migliorata ed il bagaglio dei vocaboli è cresciuto molto, grazie a lezioni brillanti, leggere ma molto mirate. Trovo molto intelligente che ogni lezione sia dedicata ad un argomento specifico, così ho imparato tanto linguaggio di uso comune, che era quello di cui avevo maggiore necessità : l’inglese di tutti i giorni, delle cose pratiche, del vissuto, di cui sicuramente farò tesoro nei miei viaggi!
Cosa ti piace di MyES e perchè la consiglieresti?
Non posso che consigliare MyES perché non è uno studiare, bensì un apprendere: è divertente, e stare in mezzo a persone che non conosci è sempre stimolante. Anche per chi lavora si tratta di un impegno molto gestibile, perché l’organizzazione è ottima e la scuola mi ha seguita sempre molto bene: l’informazione è puntuale e molto più precisa di me. Consiglio MyES perché è una parentesi d’aria a fine giornata!
Che consiglio daresti per incoraggiare chi ha il tuo stesso obiettivo?
Il consiglio che darei ai nuovi studenti è quello di pensare poco, abbandonarsi e lasciarsi guidare dagli insegnanti, che sanno perfettamente cosa fare e come farlo al meglio. Nient’altro!