Quella di oggi è una canzone davvero famosissima: No Woman, No Cry, un brano reggae reso da famoso da Bob Marley e il suo gruppo, The Wailers. La canzone, risalente al 1974 e contenuta nell’album Natty Dread, è un successo acclamato globalmente, in particolare nella versione live contenuta nell’album del 1975 Live!.
I diritti e la disputa giudiziaria
Nonostante qualcuno sostenga che il brano sia stato scritto da Bob Marley, i diritti d’autore furono intestati a Vincent Ford, un amico d’infanzia di Marley e proprietario di un locale che rischiava la chiusura di Trenchtown, il ghetto di Kingston in Jamaica. L’attività , sul punto di fallire, era luogo di ristoro della povera gente e del cantante stesso; i diritti di No Woman, No Cry hanno assicurato la sopravvivenza e l’efficienza del luogo fino ad oggi (e c’è da scommettere che non ci saranno problemi neppure in futuro). In ogni caso la questione dei diritti del brano ha portato ad una disputa giudiziaria fra l’etichetta e gli eredi di Marley: la casa discografica, infatti, accusò il cantante di aver ceduto i diritti con l’intenzione di non onorare il contratto stipulato. La questione rimane tuttavia controversa poiché non solo Ford appare come autore di altri testi di Marley ma poiché anche i diritti di altri brani di Marley fanno capo a suoi amici e conoscenti.
Il brano
Il titolo del brano in creolo giamaicano potrebbe essere No, woman, nuh cry. “Nuh”, infatti, è l’equivalente di “don’t”.
[su_highlight background=”#d5dbfe”]Il brano ispira alla vita del ghetto ed è un incoraggiamento ad andare avanti e a non mollare mai perché, alla fine, tutto andrà bene.[/su_highlight]No Woman, No Cry si trova al numero 37 nella Lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone e, ovviamente, le cover si sprecano!
Bob Marley – No Woman, No Cry
No woman no cry
No woman no cry
In the government yard in Trenchtown
As they would mingle with the good people we meet
Along the way
So dry your tears, I say
No woman no cry
No woman no cry
In the government yard in Trenchtown
As it was log wood burnin’ through the night
Of which I’ll share with you
So I’ve got to push on through
Everything’s gonna be alright
Everything’s gonna be alright
Everything’s gonna be alright
No woman no cry
No woman no cry
No woman no cry
No woman no cry
Vocabulary
- the government yard in Trenchtown: probabilmente si riferisce al cortile degli alloggi pubblici giamaicani nei quali abitò anche Marley durante gli anni 50.
- hypocrites: come suggerisce la parola, sono gli “ipocriti”.
- to mingle: verbo che significa “mescolarsi”.
- dry your tears: “asciugati le lacrime”.
- shed: verbo che significa “versare”.
- log wood: “ciocco, ceppo di legno”.
- cornmeal porridge: “porridge di farina di mais”. Il porridge è una sorta di minestra dalla consistenza cremosa tipica dei paesi anglofoni e mangiata di solito a colazione.
- carriage: letteralmente “carrozza”; qui, più in generale, mezzo di trasporto.
- push on through: “continuare ad andare avanti”.