“God save the Queen/Dio salvi la Regina“, l’inno inglese più riconoscibile al mondo. Anche senza conoscerne il testo, la sua melodia iconica non può non suscitare immagini della Gran Bretagna: la famiglia reale, il Big Ben, il London Eye e il cambio della guardia. Ma quali sono le origini di questa canzone, considerata la quintessenza della Gran Bretagna? Nell’articolo di oggi scopriremo tutto su God Save the Queen: significato, storia e curiosità dell’inno inglese!
God Save the Queen: significato e cenni storici
In realtà si tratta di una cosa un po’ misteriosa: sia il compositore che l’autore sono sconosciuti. Si stima, tuttavia, che l’inno sia stato scritto nel corso del 1600 o all’inizio del 1700, visto che appare per la prima volta in una raccolta chiamata Thesaurus Musicas, datata 1744. Alcuni studiosi sostengono che la melodia assomigli all’opera di John Bull o di Henry Purcell, due famosi compositori attivi nell’Inghilterra del XVII secolo. Questa rimane comunque una teoria, poiché non ci sono prove concrete che la dimostrino.
Ciò che si sa è che l’inno che conosciamo oggi, è diventato popolare tra il pubblico un anno dopo la sua pubblicazione. Ciò è dovuto in gran parte alla minaccia di invasione che l’Inghilterra ha dovuto affrontare a causa di una ribellione giacobita nel 1745. Il diritto di successione al trono era sotto attacco e, di conseguenza, il livello di propaganda filo-monarchica era elevato.[su_highlight]Si dice che l’inno sia stato ampiamente cantato non solo nelle strade, ma anche nei teatri e nelle chiese.[/su_highlight]
Da quel momento in poi è diventato l’inno non ufficiale della Monarchia e più tardi del Regno Unito. Devi sapere che ancora non è ufficiale, nel senso che non esiste un atto parlamentare che lo stabilisca ufficialmente come inno nazionale britannico. Infatti, per gli eventi nazionali e internazionali, non c’è l’obbligo di utilizzarlo. Negli anni precedenti, ai vincitori inglesi sono state assegnate medaglie con altre canzoni patriottiche, mentre i vincitori scozzesi e gallesi hanno ascoltato i loro rispettivi inni.
Negli ultimi tempi, il significato di God Save the Queen ha visto una crescente quantità di critiche, non solo da parte dell’ironica rielaborazione dei Sex Pistols del 1977, ma anche da parte di critici più pacati. Alcuni sostengono che il suo vecchio marchio di patriottismo non rifletta l’ideologia attuale di un Regno Unito democratico e multiculturale. L’inno, ad esempio, non menziona i valori di libertà o uguaglianza, ma sembra piuttosto evocare idee di conquista e sottomissione all’autorità. In realtà, nel 1919 fu scritta una versione meno militaristica della canzone, ma non divenne mai popolare tra il pubblico.
Il vocabolario dell’inno inglese
Oggi, la versione più comune dell’inno ha tre versi principali. Sorprendentemente, anche se è stato scritto 400 anni fa, le parole sono abbastanza semplici da capire grazie al gran numero di imperativi, originariamente concepiti per far suonare la canzone forte e diretta, ma anche facile da memorizzare. C’è però un elemento chiave del vocabolario sul quale dobbiamo concentrarci:[su_highlight]i pronomi arcaici.[/su_highlight]
Nell’inglese del XVII e XVIII secolo, i pronomi in seconda persona usati erano molto diversi da quelli dell’inglese moderno. Il pronome soggetto (you) era thou, il pronome oggetto (you) era thee e il pronome possessivo (your) era thine (prima di una vocale) o thy (prima di una consonante). Anche il verbo essere in seconda persona (are) cambiava in art.
I give my heart to you. I give my heart to thee.
You are my love. Thou art my love.
Your eyes are like the ocean. Thine eyes art like the ocean.
Your voice is like an angel. Thy voice is like an angel.
Ora che hai una conoscenza di base dei pronomi chiave, diamo un’occhiata ai tre versi più noti dell’inno.
God save our gracious Queen,
Long live our noble Queen,
God save the Queen;
Send her victorious,
Happy and glorious,
Long to reign over us,
God save the Queen.
La prima strofa è senza dubbio la parte più conosciuta della canzone. In sostanza è una poesia che loda le qualità della Regina o del Re (come originariamente previsto). Per questo sono presenti numerosi aggettivi interessanti: gracious (pieno di grazia), noble (onorevole), victorious (pieno di vittoria) e glorious (pieno di gloria).
Oh Lord our God arise,
Scatter our enemies,
And make them fall
Confound their politics
Frustrate their knavish tricks,
On Thee our hopes we fix
Oh save us all.
Il secondo verso dell’inno è il più controverso, in quanto suona piuttosto aggressivo e combattivo. Introduce però alcuni verbi e sostantivi insoliti: to arise (innalzarsi), to scatter (disperdere in direzioni diverse), enemies (opposto di amici), to confound (confondere), to frustrate (rendere difficile), e knavish tricks (astuti inganni).
Thy choicest gifts in store
On her be pleased to pour;
Long may she reign;
May she defend our laws
And ever give us cause
To sing with heart and voice
God save the Queen
La strofa finale torna ad un tema più positivo: chiedere a Dio di benedire la Regina/Re e il loro regno. Anche in questo caso, abbiamo un vocabolario interessante: choicest (meglio), to pour (dare in abbondanza), to reign (controllare/gestire un paese) e cause (una ragione).
Impara il significato di God Save the Queen e di tante altre canzoni inglesi per arricchire il tuo vocabolario!
Allora, cosa ne pensi? Preferisci qualcosa di forte e patriottico come l’inno inglese “Dio salvi la Regina“ oppure pensi che non restituisca al meglio i veri valori di una nazione? Solo il tempo ci dirà se questo inno potrà sopravvivere per i prossimi 400 anni… ad ogni modo, tutti i generi musicali possono dirti tanto di un popolo e di una lingua straniera: ad esempio, con la musica rap puoi imparare lo slang in inglese, prova! Se poi vuoi anche avere il parere e il supporto di un vero madrelingua o native level, allora ti consiglio di scegliere un buon corso di inglese che ti darà basi solide per il tuo futuro.