Capelli biondo platino, vestitini bon ton color rosa cipria, delicati momenti di gossip durante l’ora del tè, fiori freschi sui tavoli, eleganza everywhere. Ma anche sangue (tanto), violenza, scene trash che più trash non si può, stupidità dilagante e torbide storie di sesso.
Questo è Scream Queens, la serie tv che ha diviso pubblico e critica e che sta facendo discutere un po’ tutti: c’è chi la ama e chi la odia; chi va pazzo per Ryan Murphy e chi pensa che stavolta abbia fatto un buco nell’acqua. Già, perché a dirigerla è stato lo stesso, acclamato regista di Glee, American Horror Story e Nip/Tuck: prodotti controversi ma anche grandi successi degli ultimi anni.
L’ultima fatica di Murphy, Scream Queens, ha debuttato negli Stati Uniti, su FoxChannel il 22 settembre scorso e in Italia è ancora inedita… anche se un gruppo di “sottotitolatori selvaggi” è attivissimo sul web!
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Trama (tranquilli, no spoiler!)
Grace Gardner (biondina dai lineamenti alla Taylor Swift) si è appena trasferita all’università di Wallace e vuole a tutti i costi far parte della Kappa Kappa Tau, confraternita di cui anche la madre, morta quando Grace era bambina, aveva fatto parte al college. La confraternita è guidata da Chanel Oberlin, la ragazza più popolare del campus, costantemente in conflitto con la preside Munsch (Jamie Lee Curtis) che non approva i suoi metodi e le impone di accettare ogni tipo di studentessa (ragazze brutte, grasse, sfigate). Sullo sfondo, quindi,[su_highlight background=”#d5dbfe”]di crudeli riti di iniziazione messi in atto nei confronti della matricole, fa la sua comparsa uno spietato serial killer[/su_highlight]vestito come la mascotte della scuola, Red Devil, che semina il terrore proprio come vent’anni prima, quando, una ragazza della Kappa era stata trovata morta nella vasca da bagno.
Spoiler (ma neanche più di tanto)
Il regista ha affermato che, durante ogni episodio, un personaggio del cast sarà ucciso: la storia è molto simile a Dieci Piccoli Indiani di Agatha Christie e ogni puntata offrirà indizi sull’identità del killer; alla fine tutto si ricomporrà, come in un puzzle.
Al termine della stagione[su_highlight background=”#d5dbfe”]sopravviveranno solo quattro persone[/su_highlight]che potranno riprendere il loro ruolo in una eventuale seconda stagione anche se con temi e ambientazioni diverse.
Un cast di bionde (e more) stellare!
La bionda Emma Roberts, acclamata dalla critica per la sua interpretazione della gelida e svampita Chanel, è affiancata da Skyler Samuel, la mite e gentile Grace che tanto ricorda Taylor Swift e che indaga al fine di scoprire l’identità del killer.
C’è anche la platinata Abigail Breslin che, forse, ricorderai piccola e grassoccia in Little Miss Sunshine e che, qui, appare sicuramente cresciuta (come donna e come attrice).
In mezzo a tanta blonde ambition, c’è anche spazio per due morettine tutto pepe di cui hai sicuramente sentito parlare: in primo luogo c’è una vecchia conoscenza di Murphy, Lea Michele, già protagonista di Glee che qui veste i panni di una ragazza col busto bloccato da un tutore.
In seconda battuta troviamo l’idolo di tutte le teenager: la cantante e attrice Ariana Grande che interpreta una ragazza talmente cool e social, da twittare, in diretta, il proprio omicidio!
Cosa devo aspettarmi?
Molte accuse sono state mosse a Scream Queens a causa delle numerose scene trash, al limite del demenziale; inoltre il problema relativo al genere di riferimento è cruciale: la serie, infatti, non si identifica in una categoria in particolare ma presenta un insieme di caratteristiche tipiche dei prodotti più diversi. Se, infatti, si può parlare di commedia nera, non è scorretto riferirsi allo show come a un prodotto di genere horror o in stile grottesco: qualcuno azzarda l’accostamento slasher/chick flick; una sorta di whodunit in cui ogni personaggio ha un movente e potrebbe essere l’assassino (oppure la prossima, ignara, vittima).
Hai mai visto Scream di Wes Craven? Ecco, quello è un classico film slasher in cui un maniaco omicida (mascherato) si diverte a terrorizzare un gruppo di ragazzi (meglio ancora se studenti o membri di una confraternita) utilizzando un’arma da taglio per farli fuori e sbudellarli a piacere.
Murphy i love you. Or not?
Nonostante gli ascolti non siano stati quelli sperati, sembra che anche l’ultima fatica di Murphy, come del resto le precedenti, sia soggetta alla regola del[su_highlight background=”#d5dbfe”]“bene o male, purché se ne parli”.[/su_highlight] Scream Queens non smette, infatti, di catalizzare su di sé molte attenzioni di pubblico e critica: pare, quindi, che una seconda stagione non sia da escludere (anche se niente è ancora ufficiale). Il secondo capitolo della storia potrebbe chiamarsi Scream Queens Summer Camp e il cast dovrebbe essere completamente rinnovato dato che, degli attuali personaggi, solo quattro sopravviveranno. Tuttavia non mancherà la confraternita, elemento fondamentale per Murphy (a suo dire un tassello-chiave per la buona riuscita di un film horror) e presente in molti film slasher.
Dulcis in fundo (part 1)
Terminata la prima stagione, è giunta l’inaspettata notizia che proprio Scream Queens fosse al centro di molte discussioni al limite del filosofico e del sociologico che teorizzano l’esistenza nello show di una rappresentazione del girl power… una sorta di[su_highlight background=”#d5dbfe”]manifesto femminista moderno e patinato.[/su_highlight]Nonostante tutti i miei dubbi in proposito (penso che alcuni modelli proposti siano estremamente stereotipati), lascio a te la sentenza. Che ne pensi?
E’ vero che le protagoniste sono donne dal forte temperamento, che non si piegano facilmente e sanno (più o meno) come farsi rispettare, sono unite, sicure di se stesse e non accettano provocazioni dall’altro sesso; tuttavia, possono queste eroine dal carattere forte e dal vestitino griffato farsi emblema di un nuovo femminismo?
Non so.
Dulcis in fundo (part 2)
Vista la piega “sociale” presa dallo show, non c’è da stupirsi che una delle icone del femminismo moderno più trasgressiva e determinata abbia chiesto proprio a Murphy di entrare a far parte del cast della seconda stagione. In effetti ha già lavorato per il regista, in American Horror Story, per cui non c’è niente di cui preoccuparsi. Sì, sto parlando proprio di lei: bionda, trasformista, indipendente e abbastanza eccentrica… Lady Gaga!
Sono sicura che ne vedremo delle belle… e, soprattutto, bionde!
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