Qualche anno fa mi trovavo in un piccolo aeroporto in Chiapas, Messico. Eravamo, noi passeggeri, tutti in fila per il controllo bagagli e l’uomo davanti a me era un agitatissimo signore inglese di mezza età che sprizzava ansia da tutti i pori. L’agente addetto al controllo, minaccioso e munito di guanti, si avvicina e inizia a rovistare nel bagaglio; poi, con aria trionfante, estrae una[su_highlight background=”#d5dbfe”]busta ermetica di plastica trasparente colma di sospetta polvere bianca.[/su_highlight]Avresti dovuto vedere la faccia di quel pover’uomo: credevo davvero che gli venisse un infarto!
Ricordo ancora come si agitava cercando di spiegare (anche a gesti) che si trattava di banale sapone da bucato… in polvere!
E con rammarico ricordo di aver atteso più di un’ora il mio turno per il controllo!
Questa potrà sembrarti una situazione estrema ma, in fondo, non così tanto:[su_highlight background=”#d5dbfe”]in aeroporto ne succedono davvero delle belle![/su_highlight]Gente strana, situazioni bizzarre e scene al limite del surreale.
Di seguito ho stilato una piccola lista di 14 momenti terribili in aeroporto: sono solo alcune situazioni tragicomiche ma se hai suggerimenti o se mi sono dimenticata qualcosa… sei invitato a contribuire!
Have a good flight!
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L’orda
Prima situazione da panico puro: quando arrivi all’aeroporto e sai che dovrai combattere con un’orda infinita di persone che si accalcano. E, ovviamente, hai solo 30 minuti per imbarcarti!
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Lo yogurt bulgaro
Circa sei anni fa, durante una vacanza in Bulgaria, ebbi la brillante idea di acquistare un gustosissimo yogurt che intendevo mangiare una volta rientrata a casa, in Italia. Certo, forse avrei fatto meglio a non metterlo nel bagaglio a mano! Già, perché non c’è niente di peggio di trovarsi in fila al controllo bagagli e[su_highlight background=”#d5dbfe”]realizzare con orrore che la tua nuova super crema al caviale del Mar Caspio di Dior da 200 ml è nella borsa,[/su_highlight]invece che nel bagaglio da stiva. Sai che i fluidi non sono ammessi??!!
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L’attesa infinita
Quando arrivi al gate mezz’ora prima dell’imbarco e ti ostini a volerti mettere in fila per timore che tutti gli altri (comodamente seduti), una volta aperto il cancello, si fiondino su di te fregandoti il posto. E intanto tu te ne stai in piedi mentre tutti si rilassano. Già, ma l’ansia è troppa…
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Gli oggetti proibiti
Come avrai capito, la situazione peggiore si verifica quando sei in fila al controllo bagagli e metal detector e il passeggero davanti a te sembra non aver mai letto la lista degli “Oggetti proibiti”:[su_highlight background=”#d5dbfe”]acqua, fluidi, forbicine, coltellino.[/su_highlight]Roba che potresti commettere un omicidio se le cose vanno per le lunghe!
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Senso di colpa
Quando hai tolto ogni cosa metallica (anelli, braccialetti, cintura, orecchini, orologi) ma il metal detector suona ugualmente e tu ti senti tutti gli occhi addosso. E colpevole, anche se non hai fatto niente!
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Le scarpe!
C’è un’altra esperienza traumatica che si verifica spesso in aeroporto:[su_highlight background=”#d5dbfe”]quando sei obbligato a toglierti le scarpe e tu, ovviamente, sei orribilmente impreparato a tutto ciò.[/su_highlight]Ecco, quindi, spuntare calze bucate e calzini improbabili per non parlare degli odori! Ma al peggio non c’è limite e niente potrà cancellare dalla tua memoria l’immagine dei più temerari che, una volta tolte le scarpe, gireranno allegramente per l’aeroporto a piedi nudi!
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Il problema delle prese
Quando hai bisogno di ricaricare il cellulare solo per pochi minuti e improvvisamente si scatena un pandemonio e tutti si impossessano simultaneamente della tua presa!
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Il telefono scarico
E di conseguenza, se il cellulare si scarica improvvisamente e non c’è possibilità di ricaricare, assisterai a scene di puro panico e di rassegnazione esistenziale. É facile riconoscere chi è stato abbandonato dalla batteria dello smartphone: sono quelli[su_highlight background=”#d5dbfe”]accasciati sulle sedie della sala di aspetto, hanno lo sguardo perso nel vuoto e, spesso, mormorano fra sé chiedendosi cosa hanno fatto di male nella vita per meritarsi questo.[/su_highlight]
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Il bimbo che piange
E poi c’è il fatidico momento in cui localizzi un bimbo urlante e subito dopo scopri che, ovviamente, il bimbo in questione sarà a bordo del tuo stesso aereo. Per la precisione sarà seduto accanto a te.
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L’ultimo imbarco
Il terrore che ti attanaglia quando vieni[su_highlight background=”#d5dbfe”]imbarcato per ultimo e sai già che non troverai posto per il tuo bagaglio[/su_highlight]né nelle cappelliere né sotto il sedile. Così, tutte le tue cose, saranno tristemente imbarcate in stiva con grande disagio da parte tua.
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Voglio solo sedermi!
Quando l’unica cosa che vuoi è solo metterti seduto (poiché mancano ancora 2 ore al tuo imbarco) ma attorno a te la gente ha deciso di dormire occupando non uno ma tre posti ciascuno! E, ovviamente, ripiegherai sul sederti per terra, in un angolo.
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Il bagaglio a mano
Infine, quando ormai ce l’hai quasi fatta a lasciarti alle spalle tutte queste scene da incubo, arrivano loro: le hostess che, al momento dell’imbarco, si ostinano a dire che[su_highlight background=”#d5dbfe”]il tuo bagaglio a mano non rientra nelle misure consentite.[/su_highlight]É fuori di circa 1 cm!
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Italian Style: l’applauso
Consentimi, infine, una chicca da veri italiani. Hai presente quel momento prima dell’atterraggio in cui l’aereo scende veloce e, un attimo dopo, il carrello tocca terra? Ecco, subito dopo si verifica una cosa che davvero potrebbe costarti una crisi di nervi: l’applauso![su_highlight background=”#d5dbfe”]Ma cosa c’è da applaudire? È il loro lavoro farci arrivare!![/su_highlight]!
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Il ritorno
Bene, questo strazio è finalmente concluso. Ma poi un pensiero ti paralizza: dovrai fare tutto di nuovo, al ritorno!