Diventare animatore turistico è uno dei desideri nascosti della stragrande maggioranza degli esemplari di sesso maschile dai 18 ai 25 anni. Questo perché a questa figura si associano molte cose, alcune particolarmente allettanti: tante donne, luoghi esotici, fisici scolpiti dal beach volley, tante donne, serate in discoteca, cocktail in riva al mare, tante donne e una buona dose di divertimento. Ho già detto “tante donne”?
Ma se accantoniamo questo triviale stereotipo legato al mondo dell’animazione turistica, quello che rimane è un lavoro duro e faticoso, che richiede alcune doti innate e altre acquisite, come l’inglese, soprattutto se il villaggio turistico è all’estero o ha una grande varietà di clientela.
Come diventare animatore turistico
Cosa fa un animatore turistico?
[su_highlight background=”#cae5fa”]L’animatore (o animatrice) lavora nelle strutture turistiche: in villaggi, hotel, resort, campeggi, etc.[/su_highlight]Il suo compito è far divertire e allietare le persone in vacanza; per questo organizza tantissimi eventi e attività sempre diverse: tornei sportivi, serate musicali, ballo, cinema, laboratori di lavori manuali, etc.Per questo un bravo animatore di villaggio turistico deve essere in grado di ricoprire diversi ruoli: dal fitness coach al musicista e ballerino ma anche scenografo, motivatore e attore. Le uniche due figure per le quali è necessaria una preparazione veramente specifica (al di là dei corsi ad hoc) sono quella del fitness coach e dell’animatore di miniclub: qui è spesso necessaria una laurea in scienze motorie e in scienze dell’educazione.
Quali skill deve avere un animatore turistico?
[su_highlight background=”#cae5fa”]Per fare questo mestiere si deve essere estroversi, portati a intrattenere rapporti anche con persone sconosciute e capaci di coinvolgere ed entusiasmare gli altri.[/su_highlight]Non solo: il lavoro nel settore dell’animazione è stancante, stressante e caratterizzato da ritmi serratissimi. Ecco perché le agenzie cercano persone con una buona resistenza fisica, in grado di controllare stress e tensioni e soprattutto pazienti. Questo perché si lavora per molte ore al giorno, senza pause, sempre in mezzo alla gente, assillati da richieste di ogni tipo: ciò comporta un notevole stress emotivo che un bravo animatore deve essere in grado di gestire.
Come diventare animatore turistico
Gli aspiranti animatori di solito provengono da istituti alberghieri o hanno frequentato scuole professionali a indirizzo turistico. Anche se non esiste un percorso formativo specifico, il diploma di scuola superiore è comunque il punto di partenza (e di conseguenza la maggiore età ).
Dopo le scuole superiori un ragazzo o una ragazza che vogliano lavorare in villaggio dovrebbero prendere in considerazione corsi formativi ad hoc organizzati da scuole, enti, società di servizi e di animazione ma anche dalle stesse strutture che così formano direttamente il proprio personale. Si tratta di percorsi che hanno una durata variabile (di solito da 1 mese a 3 mesi, ma anche di più) e che prevedono una parte teorica e una prova pratica. Quindi se da un lato si apprendono tecniche comunicative e persuasive, dall’altro si impara ad organizzare un torneo, a coinvolgere il pubblico o ad entusiasmare una platea di uditori poco attivi.
Infine è obbligatoria la conoscenza delle lingue straniere: minimo due, delle quali una deve essere l’inglese.
I migliori corsi per diventare animatore turistico
Your Friends Group – Questa agenzia cerca animatori anche per feste di compleanno ed eventi in generale; previo colloquio e invio del cv chiede una disponibilità minima di due mesi (luglio e agosto).
Istituto Cortivo – Un corso per animatore sociale che prepara all’animazione anche in ambiti diversi da quello turistico: comunità , ludoteche e centri per l’infanzia. Per questo è adatto anche a chi desidera cimentarsi in animazione ma in settori differenti.
FormazioneTurismo.com – Un sito che aggrega diverse proposte: corsi di narrazione del territorio, per animatori sulle navi da crociera, per guida ambientale, esperti in fitness, etc.
Tutto Formazione – Un sito da controllare spesso per non perdere le tante opportunità , qui raggruppate e categorizzate.
Infine un’ottima risorsa sono i siti delle Regioni: infatti sono tanti i corsi di formazione organizzati localmente e finanziati con i fondi europei.
Detto ciò il modo migliore per diventare animatore turistico è fare esperienza: i corsi sono un ottimo punto di partenza ma la svolta vera arriva solo facendo tanta pratica. Quindi, anche se sei alle prime armi, non temere di candidarti per le posizioni vacanti: buttati perché questo è un settore che premia chi va oltre i propri limiti e le proprie paure.