Trovare lavoro a Londra è relativamente semplice, perché le opportunità in questa grande città sono tante e il tasso di disoccupazione è basso: infatti il lavoro per italiani a Londra non scarseggia! Secondo i sondaggi, un connazionale che decide di cercare un impiego nella capitale inglese, lo trova al massimo entro 2/3 settimane… assai rapidamente!
Trovare lavoro a Londra: le premesse
[su_highlight background=”#cae5fa”]La rapidità con cui si trova un lavoro nella capitale inglese, ovviamente dipende dal tipo di impiego a cui si aspira e, inutile dirlo, dal livello di inglese che si possiede.[/su_highlight]Molti partono allo sbaraglio, pensando che Londra sia una specie di Eldorado, ma con queste premesse gli inizi potrebbero non essere semplici.E le domande che si pongono tutti prima di lasciare l’Italia alla volta del Big Ben, sono più o meno queste: «Ho un inglese basico: troverò lavoro? In quanto tempo si può trovare lavoro a Londra? Quanti soldi devo portarmi dietro? Quanto costa l’affitto di una stanza? Qual è il lavoro per italiani a Londra più accessibile?» Ma anche domande più pratiche: «Posso partire con la Postepay? Basta la carta d’identità o serve il passaporto?».
Proviamo allora a fare un po’ di ordine.
Per quanto riguarda la ricerca di lavoro, bisogna considerare che il sistema di selezione anglosassone è molto diverso dal nostro. Per questo gli italiani spesso non vengono presi per i lavori ai quali aspirano e devono accontentarsi di impieghi che non hanno nulla a che fare con il loro percorso di studi, soprattutto nel campo della ristorazione o nei negozi. Ci sono tuttavia alcuni lavori per italiani a Londra altamente specializzati: per esempio, scopri la storia di Cristiana, un’infermiera a Londra!
[su_highlight background=”#cae5fa”]Gli errori più comuni dei cv italiani? Dare troppo peso all’istruzione e poco alle skills: le capacità relazionali, ad esempio, o la conoscenza di temi specifici. Questi vanno segnalati e sono molto importanti![/su_highlight]7 consigli per trovare un lavoro per italiani a Londra
- Il primo consiglio per chi desidera trovare lavoro a Londra è quello di informarsi sul tipo di impostazione da dare al proprio cv per farsi notare in questo mercato e capire quali sono i criteri di valutazione di chi seleziona il personale nel Regno Unito. In più un aspetto importante da considerare è quello della concorrenza: purtroppo molti cercano una vita migliore perché in Italia la crescita economica è a ribasso, ma bisogna sempre avere in mente che Londra pullula di professionisti in qualsiasi settore, quindi molto probabilmente se si fa fatica in Italia, la fatica sarà anche più grande oltremanica (a meno che tu non abbia un livello di inglese alto, come studenti di masters, in questo caso le cose potrebbero essere più semplici!).
- Il secondo consiglio è quello di chiedersi in maniera razionale se il nostro profilo risulta appetibile per il mercato professionale londinese e quali sono le reali aspettative di miglioramento e crescita che si hanno compiendo questo passo. Un’altra cosa che può sembrare scontata, un cliché, ma che non lo è poi così tanto, è che LONDRA è LONDRA… non è l’Inghilterra. Ciò significa che questa grande città cosmopolita risponde a dinamiche diverse rispetto ad altre cittadine inglesi. Molti si chiedono se sia meglio cercare lavoro a Londra o fuori, ma a questa domanda non c’è una risposta facile poiché questa varia da caso a caso e ci sono sia vantaggi che svantaggi nel puntare su Londra anziché su contesti più a misura d’uomo. Certamente il mercato del lavoro nella capitale è molto più vivace che in altre città inglesi, il referendum relativo alla Brexit ha dimostrato l’enorme differenza economica e culturale che esiste tra Londra e quasi tutto il resto del paese, ma questo resta un discorso generale.[su_highlight background=”#cae5fa”]Per chi è specializzato in certi campi, ci sono zone dell’Inghilterra che offrono almeno le stesse opportunità di Londra.[/su_highlight]
- Il terzo consiglio, quindi, è quello di informarsi bene prima di partire su quali siano le zone migliori per il proprio settore di competenza. Orientarsi nella quantità smisurata di offerte di lavoro a Londra può essere complicato, quindi se non si ha un’idea chiara di dove cercare potremmo perdere una grande quantità di tempo sul web alla ricerca dei siti e delle bacheche migliori in cui rintracciare l’opportunità giusta.
- Se non hai idea di come cominciare la ricerca, come quarto consiglio pratico ti segnalo due istituti che è bene conoscere se si vuole lavorare a Londra: il primo è il Job Centre of London, l’equivalente dell’ufficio di collocamento italiano, il secondo è il The Adviser Centre in London.
- Continuando con le raccomandazioni utili, dal punto di vista burocratico,[su_highlight background=”#cae5fa”]un documento fondamentale per essere presi in considerazione da qualsiasi datore di lavoro londinese è il cosiddetto NIN,[/su_highlight]sigla che sta per National Insurance Number, il numero di assicurazione nazionale, cioè un codice personale che verrà usato per identificarti dal datore di lavoro, dal sistema sanitario e che in futuro ti permetterà di riscuotere la pensione.
- Ma non basta. Come sesto punto per la tua nuova vita inglese, ti consiglio di memorizzare questa parola: referenze. A Londra sono fondamentali non solo in campo professionale, ma anche per quanto riguarda altri aspetti della vita, come trovare casa o addirittura entrare a far parte di club sportivi o culturali.
- Come ultimo punto, non meno importante dei precedenti, ma anzi identificato da chi cerca lavoro all’estero come un grande scoglio da superare, parliamo del colloquio di lavoro che ti consentirà di trovare un lavoro per italiani a Londra. Oltre alle regole generali valide per tutte le job interview in qualsiasi città del mondo (arrivare preparati sull’azienda nella quale ci si sta candidando, vestirsi adeguatamente, essere puntuali etc.) ci sono alcune indicazioni specifiche che potrebbero aiutarti a trovare lavoro a Londra.[su_highlight background=”#cae5fa”]CONCRETIZZA e DAI I NUMERI, ma in senso buono![/su_highlight]Questo è un aspetto fondamentale per gli inglesi, non altrettanto diffuso in Italia: in UK vanno matti per gli esempi reali, quindi non dimenticarti del cosiddetto contribution statement, ossia di spiegare quanto effettivamente potrai contribuire alla crescita dell’azienda. Pensa a tutti i contribuiti portati nelle tue precedenti esperienze di lavoro , ad esempio “Grazie alle mie doti di marketing, ho aumentato i booking dell’Hotel X via Tripadvisor del 10%”.
Infine, un altro aspetto gradito ai recruiter inglesi è quello del FOLLOW UP: in seguito ad un colloquio di lavoro per italiani a Londra, bisogna sempre ricontattare l’intervistatore, ringraziandolo del tempo concesso e rendendosi disponibili a rispondere ad ogni ulteriore domanda.
Non mi resta che augurarti in bocca al lupo! 😉