Il turismo è uno dei settori di spicco per le economie di tantissimi paesi al mondo: rappresenta ben il 10% del PIL mondiale ed impiega più di 300 milioni di persone! Una delle figure legata a questo settore è la guida turistica, la quale offre un servizio fondamentale per molti viaggiatori. Un enorme strumento per ogni guida è, senza dubbio, la conoscenza dell’inglese turistico: del resto non è troppo comune per chi viaggia conoscere la lingua del paese visitato, ma sarà altamente più probabile che conoscano almeno quella inglese. La guida turistica con un’ottima conoscenza di questa lingua, dunque, potrà lavorare con un ampissimo bacino d’utenza.
Lavorare con l’inglese: guida turistica
Il lavoro di guida turistica in inglese non si può improvvisare! Il livello della lingua parlata non sarà il solo (seppur basilare!) a dover essere particolarmente alto, ma anche la comprensione dovrà essere ben padroneggiata, e non solo nell’accento madrelingua, proprio per il fatto che la guida turistica dovrà lavorare con persone provenienti dai paesi più disparati.
Non a caso, dopo aver completato il corso di laurea (generalmente in Storia dell’Arte, quantomeno se si vuole lavorare in Italia) si dovrà comunque sostenere un esame, che prevede una parte scritta e una orale, per poter ricevere il patentino che certifica l’abilitazione a lavorare come guida turistica. In questo esame è infatti prevista anche una prova di lingua inglese, atta a verificare l’adeguata preparazione, anche dal punto di vista linguistico, del candidato: ecco perché è vitale avere un’ottima conoscenza dell’inglese turistico.
Un punto a favore sarà certamente rappresentato dall’aver noi stessi viaggiato tanto. È risaputo che il viaggio è un’esperienza che arricchisce sempre, ma se abbiamo il sogno di diventare guida turistica in inglese, il possesso di questo tipo di bagaglio ci sarà ancora più utile. Per quale motivo?
Una guida turistica in inglese infatti comunicherà ancora meglio in questa lingua (ottima pratica per le capacità linguistiche che ci servono); in secondo luogo sarà molto più facile capire le esigenze di un viaggiatore, avendo vissuto in prima persona l’esperienza che i nostri futuri “clienti” avranno a loro volta con noi. In terzo luogo – e questo è un aspetto da non sottovalutare – se anche noi ci avvarremo di guide turistiche nei nostri viaggi potremo osservarle nel loro ambiente e imparare, guardandoli, diversi trucchi del mestiere che ci torneranno poi utili quando saremo al loro posto.
In ogni caso, oltre al corso di studi un buon punto di partenza per chiunque voglia essere una guida turistica in inglese resta sempre un corso di inglese per studenti, fondamentale per ottenere padronanza linguistica e accuratezza nel suo uso.
Un consiglio: una volta conseguito un buon livello, è bene iniziare a specializzare la nostra conoscenza nel lessico dell’inglese turistico. Sarà principalmente quello, infatti, l’ambito nel quale ci muoveremo, e avere già un ricco bagaglio di espressioni e termini che lo riguardano rappresenterà un vantaggio non indifferente, sia in vista dell’esame che, naturalmente, nel lavoro stesso.
Erika A. – Teacher