Spesso ci capita di sentire storie di giovani in fuga dall’Italia alla ricerca di una stabilità familiare ed economica all’estero; ragazzi laureati da poco che desiderano mettere a frutto i loro anni di studio e sacrificio in un settore lavorativo in linea con le proprie ambizioni e interessi. Spesso sono limitati da un contesto politico ed economico fortemente incerto, non solo nel nostro paese, ma anche a livello europeo. Lavorare con l’inglese in Italia (con tutte le difficoltà del caso) senza dover per forza andare all’estero, è ancora possibile? La risposta è sì. Anzi, le conoscenze linguistiche presenti nel tuo cv possono sbaragliare la concorrenza in un mercato del lavoro sempre più internazionale. Oggi scopriremo quali sono i percorsi professionali più adatti per chi desidera lavorare con l’inglese in Italia, fermo restando che, certo, è possibile lavorare all’estero anche avendo un livello di inglese base… certo, a un altro livello!
Lavorare con l’inglese in Italia: le possibili carriere da intraprendere
1. Traduttore/Interprete/Insegnante
Se pensi a come lavorare con l’inglese in Italia, la prima cosa che probabilmente ti verrà in mente è la carriera di interprete o di insegnante. L’elemento di partenza per poter esercitare questo tipo di professione è una laurea triennale in lingue con specializzazione nella lingua di interesse. Ovviamente per quanto riguarda il mestiere di traduttore/interprete sarà necessaria anche molta, moltissima pratica vista la natura frenetica ed estremamente versatile del mondo dell’interpretariato; invece per diventare insegnante dovrai essere in possesso di una qualifica TESOL (insegnamento dell’inglese a parlanti di altre lingue) o simili.
2. Giornalista/Copywriter
Il mondo del giornalismo è così vasto che va oltre i confini nazionali: che si tratti di cronaca, sport o economia, saper parlare un’altra lingua ti aiuterà a cercare nuove storie, aneddoti, curiosità e a parlare con intervistati di tutto il mondo. Inoltre, le fonti giornalistiche più autorevoli sono per la stragrande maggioranza di matrice angolofona, quindi saper rielaborare le espressioni inglesi in modo altrettanto significativo nella nostra lingua madre è di fondamentale importanza per chi vuole fare questo lavoro. Stessa cosa vale per il copywriter che deve scrivere prevalentemente sui canali digitali e che sta prendendo sempre più piede anche nelle aziende italiane, soprattutto in quelle che hanno contenuti da comunicare in più di una lingua.
3. Area hospitality
Come non parlare dell’industria del turismo in un paese che detiene un patrimonio importante come quello italiano? Il settore turistico è in costante evoluzione ed è quello in cui le abilità linguistiche sono più richieste: soprattutto è richiesta una conoscenza avanzata dell’inglese. Secondo i dati di Enit mezzo miliardo di turisti ogni anno sceglie l’Italia, a conferma di quanto incida questo settore sull’economia delle imprese nostrane. Dalla gestione alberghiera alla ristorazione, i titoli di studio richiesti dipendono anche dal posto di lavoro offerto e dal tipo di candidatura.
4. Responsabile mercati esteri
Con il boom del commercio internazionale, soprattutto in Cina, America Latina e India, le aziende italiane sono alla ricerca di persone che abbiano una prospettiva privilegiata su questi mercati: la comprensione della cultura e della lingua locale costituisce un enorme vantaggio e può fare la differenza tra il fallimento o il successo di un’azienda. L’addetto ai mercati esteri ha un ruolo delicato e pieno di responsabilità, ma anche molto gratificante. Una laurea in marketing, affari, economia o affini è solitamente il primo passo verso una carriera nel settore, accompagnata da una profonda conoscenza dell’inglese e delle altre lingue di interesse.
Lavorare con l’inglese in Italia: ho bisogno di una certificazione?
Questi sono solo alcuni dei mestieri più comuni grazie ai quali è possibile lavorare con l’inglese in Italia. Non sempre è necessaria una certificazione, ad esempio gli esami universitari sulle lingue (in facoltà che non siano prettamente linguistiche) solitamente sono di livello B1/B2. Nella maggioranza dei casi, però, professioni in cui l’inglese è prioritario richiedono uno specifico certificato. L’ente certificatore prevede diverse tipologie di attestati per scopi diversi: per orientarti al meglio nel mondo delle certificazioni e per arrivare pronto all’esame, un buon corso di inglese per il business ti farà raggiungere i tuoi obiettivi massimizzando efficienza e risultato!