La settimana scorsa Laura ti ha parlato delle migliori domande da fare a un colloquio di lavoro in inglese; oggi invece è la volta delle peggiori domande, quelle da non fare assolutamente!
So che alcune di queste bestialità ti sembreranno banali, ovvie e stupide ma credimi: “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi”!
Quindi tieniti forte alla poltrona o alla scrivania: queste sono le 10 domande da non fare a un colloquio di lavoro (sia in inglese che in italiano!). Certo, se proprio vuoi puoi farle ma a tuo rischio e pericolo e da questo dipende il tuo futuro lavorativo:[su_highlight background=”#d5dbfe”]vuoi davvero che il tuo curriculum diventi carta straccia?[/su_highlight]
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Good morning. Sorry I’m late.
Chi ben comincia è a metà dell’opera ma viste le premesse, non c’è niente di buono in vista.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Il curriculum dei ritardatari è il primo ad essere cestinato, sempre![/su_highlight]Non ci sono scuse: non si arriva in ritardo a un colloquio di lavoro; mai. Non è necessario presentarsi due ore prima dell’appuntamento ma un po’ di anticipo è fortemente consigliato.
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Excuse me, is this X Company? You know, today I have 5 interviews.
Può sembrare assurdo, strano, improbabile ma ci sono persone che davvero lo chiedono e sono molte di più di quelle che pensi! Chi si mostra confuso e poco convinto rischia di fare la figura del babbeo svampito e perde sicuramente l’opportunità di essere assunto: come si può dare un posto di lavoro a chi non è neppure sicuro di quale sia l’azienda in cui si trova?
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What exactly does this company do?
Siamo seri: questa domanda non si fa! Anzi, è buona norma, prima di ogni colloquio,[su_highlight background=”#d5dbfe”]informarsi sull’azienda così da arrivare ben preparati dall’esaminatore.[/su_highlight]
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My ex boss was an asshole / incompetent / dishonest.
Questa non è una buona strategia: non si parla male dell’ex datore di lavoro davanti al (forse) futuro datore di lavoro! Sentire pettegolezzi su un suo pari metterà l’esaminatore sulla difensiva e un atteggiamento simile non farà apparire professionale il candidato. Meglio evitare.
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My worst flaw? I’m a perfectionist.
Forse chi afferma questo pensa di risultare sincero, intelligente, interessante e un po’ ingenuo ma la dura realtà è un’altra:[su_highlight background=”#d5dbfe”]il CV in questione sarà appallottolato e gettato all’istante.[/su_highlight]Chi afferma di essere un perfezionista viene spesso etichettato come antipatico e presuntuoso; la cosa migliore, quindi, è essere sinceri e comportarsi il più naturalmente possibile.
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Are there benefits/bonuses/discounts for employees?
Queste domande è bene farle dopo aver ottenuto il lavoro: farle prima può far pensare che il candidato sia interessato solamente ai vantaggi economici che da un certo impiego possono derivare.
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How long is the lunch break?
Stessa storia: non chiedere informazioni di questo tipo al primo colloquio, risultano un po’ sciocchine. In ogni caso sono certa che non morirai di fame.
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Is the uniform required?
Questa è una domanda tipica di chi fa richiesta per alcuni impieghi in cui la divisa è chiaramente obbligatoria.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Oppure c’è qualcuno che pensa che gli altri la indossino per divertimento?[/su_highlight]
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Will the trial period be paid? And how much?
Questa è la razza peggiore esistente fra coloro che stanno cercando un lavoro. Chiedere subito se il periodo di prova sarà pagato fa apparire il candidato[su_highlight background=”#d5dbfe”]poco desideroso di lavorare[/su_highlight]e di mettersi in gioco davvero: domande del genere, al primo incontro, andrebbero evitate; così come andrebbero evitate le domande sulle ferie o sui giorni di malattia. Meglio essere dentro… e poi chiedere!
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If you hire me, I have something to say: next week I have a wedding.
Stai tranquillo: se ti poni in questo modo[su_highlight background=”#d5dbfe”]starai a casa per molto tempo, non solo il giorno del matrimonio.[/su_highlight]Non ci sono matrimoni, visite mediche, compleanni, anniversari che tengano quando si cerca un posto di lavoro… almeno all’inizio! Aspetta di essere dentro e poi vedi come si comportano gli altri e qual è la politica sulle ferie, i permessi e i giorni liberi.