L’orario di lavoro in UK può differire significativamente rispetto all’Italia, sia per quanto riguarda la durata della giornata lavorativa che per le normative che regolamentano il lavoro. Esaminiamo alcune delle principali differenze tra i due paesi.
Ecco com’è l’orario di lavoro in Inghilterra
In Regno Unito, l’orario di lavoro tipico varia dalle 35 alle 40 ore settimanali, a seconda del contratto e del settore lavorativo. Le giornate lavorative standard vanno di solito dalle 9:00 alle 17:00, con una pausa pranzo di circa un’ora. Tuttavia, in alcuni settori o aziende, possono essere previste giornate più lunghe o orari flessibili. A seconda del settore, potrebbero essere previsti anche due ulteriori break giornalieri di 15 minuti ciascuno.
A differenza dell’Italia, in UK non esiste una regolamentazione specifica sull’orario massimo di lavoro settimanale. Tuttavia, i lavoratori hanno diritto a un periodo di riposo di almeno 11 ore consecutive tra una giornata lavorativa e l’altra, e a un periodo di riposo settimanale di almeno 24 ore consecutive (o 48 ore consecutive ogni due settimane).
Inoltre, oltre alle norme sull’orario di lavoro in Inghilterra i lavoratori hanno diritto a un periodo minimo di ferie retribuite di almeno 5 settimane all’anno, inclusi i giorni festivi. Questo è simile all’Italia, dove i lavoratori hanno diritto a un periodo minimo di ferie retribuite di 4 settimane all’anno, oltre ai giorni festivi nazionali.
Un’altra differenza significativa è il concetto di flexi-time o orario flessibile, che è più comune in UK rispetto all’Italia. Questa regola sull’orario lavorativo in Inghilterra permette ai dipendenti di organizzare le proprie working hours in base alle proprie esigenze personali, pur rispettando le ore complessive previste dal contratto.
Per concludere, in entrambi i paesi esistono leggi e regolamenti che proteggono i lavoratori da sfruttamento e discriminazioni sul luogo di lavoro; tuttavia, l’applicazione e l’interpretazione di queste normative può variare leggermente da un paese all’altro. È importante, per chiunque si trasferisca o cerchi lavoro in un paese straniero, frequentare per tempo delle lezioni di inglese e comprendere appieno le normative lavorative locali per muoversi senza difficoltà!
Erika A. – Teacher