L’unica sushi boat che conosci è la barca di salmone e tonno crudo che ordini ogni volta che vai al ristorante giapponese? Allora il post di oggi potrebbe fare al caso tuo, anche se la sushi boat di cui parliamo non si mangia ma è un ristorante: in barca!
La prima sushi boat è stata inaugurata a inizio estate a Ponza, ad opera di Francesco Santilli, giovane imprenditore già proprietario di alcuni noti ristoranti romani. Per chi volesse replicare il progetto, ecco di cosa si tratta: assieme a un team di soci, creativi e tecnici, Francesco ha restaurato un battello del XIX secolo, l’ha chiamato Murakami, ispirandosi a un gruppo di pirati giapponesi, e ne ha fatto una Sushi Boat.[su_highlight background=”#cae5fa”]Sul battello, che si trova al largo della splendida isola laziale, si può ovviamente gustare il sushi![/su_highlight]C’è anche un servizio delivery su gommone che consente la consegna presso altre imbarcazioni “affamate”. Per il 2019 è prevista l’espansione dell’attività alle isole Baleari; nel frattempo il franchising viene promosso in Italia.
Tutti i consigli per allestire il tuo Sushi Boat Restaurant!
- La prima cosa per avviare un’attività del genere è avere un po’ di formazione in ambito economico. Ma non temere:[su_highlight background=”#cae5fa”]il team ideatore del business ti fornirà tutto il sostegno tecnico e la consulenza di cui hai bisogno.[/su_highlight]Solo non dimenticare che quello del food è un settore sì promettente quanto competitivo… quindi una buona strategia è d’obbligo!
- Trova la location giusta per lanciare l’attività: Ponza era l’ideale per avviare questo business. È meta esclusiva a un passo da Roma e il sushi non era ancora un cibo troppo affermato: la location ideale è quella in cui i concorrenti sono pochi e il mercato è ancora vergine. Magari potrebbe essere diffuso l’uso delle barche!
- Cerca la barca e rivolgiti al team di Francesco per una consulenza.
- Per quanto riguarda il business model, la proposta è chiara: il ristorante apre alle 11 di mattina ed è aperto per 12 ore. Dalle 17 alle 21 c’è l’aperitivo; è possibile un servizio di consegna a domicilio tramite gommone presso altre imbarcazioni ma è possibile anche il take away per chi si avvicina al battello-ristorante. Infine la barca è anche disponibile ad essere noleggiata per intero.
- La barca va messa a norma per la destinazione d’uso: in questo caso cucina e ristorante. Tranquillo: Francesco e il suo team stanno redigendo un manuale da girare agli interessati al franchising.
- Allestisci la cucina all’interno dell’imbarcazione e dotati magari anche un punto stoccaggio a terra. Lato cucina non è necessaria l’attrezzatura “tradizionale”: non sono infatti previsti fornelli, forni o fuochi di vario tipo in quanto il pesce viene servito crudo.
- Cura sempre (bene) la scenografia e gli eventi a tema.
- Offri tanto e in soluzioni diverse: c’è una lunch box a 10-12€, il pranzo costa 20-30€, la cena 30-40€. Ci sono cocktail e a bordo sono in vendita gadget, accessori, creme solari e costumi da bagno.
- Infine c’è da investire sul personale: uno chef specializzato in sushi, una brigata (piccola piccola) di cucina, personale di sala ma anche personale per la gestione tecnica dell’imbarcazione, addetti alla sorveglianza.
Beh, fatto questo[su_highlight background=”#cae5fa”]non ti resta che salpare e cominciare a servire il tuo sushi![/su_highlight]
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