Trascorrere qualche mese all’estero per imparare bene una lingua o per vedere posti lontani, può essere davvero costoso. Esistono, però, dei servizi che permettono di vivere e lavorare all’estero senza pagare le spese di vitto e alloggio; uno di questi è WorkAway, un sito che permette di viaggiare in tantissimi paesi venendo ospitati da famiglie o enti locali. In cambio vengono chieste solo poche ore di lavoro al giorno.
Come funziona?
Sul database dell’organizzazione sono presenti migliaia di host sparsi in tutti i continenti.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Ogni host propone un’offerta di ospitalità e specifica il tipo di aiuto richiesto al workawayer e gli eventuali requisiti necessari.[/su_highlight]I compiti possono andare dal giardinaggio, al baby sitting, alla cura degli animali nelle fattorie, alla gestione di ostelli e tanto altro ancora.
Come organizzarsi?
Per diventare un Workawayer basta registrarsi sul sito e creare un proprio profilo (la registrazione costa 23 euro per 2 anni, o 30 euro se si è una coppia di amici o fidanzati che vogliono partire insieme). Una volta scelto l’host, si può contattarlo e, se questo si dimostra interessato, si possono definire i dettagli della permanenza e del lavoro da fare in cambio di vitto e alloggio.
Di solito i volontari che partono con WorkAway lavorano circa 5 ore al giorno per 5 giorni alla settimana ma gli orari e i giorni possono essere concordati con chi ospita. In più non c’è un periodo minimo o massimo di tempo di permanenza all’estero; anche questo dipende dalla proposta del singolo host.
WorkAway: viaggiare lavorando
In questo modo si ha la possibilità di lavorare girando il mondo: WorkAway dà anche la possibilità ai turisti/volontari di scoprire cittadine poco note o località che altrimenti non si avrebbe possibilità di visitare. Il tutto senza spendere (quasi) nulla! Il WorkAway rende possibile il binomio turista-volontario (formula molto simile a quella di tirocini o stage gratuiti) e permette di entrare in contatto con culture lontane e diverse.
Lavorare girando il mondo è il sogno proibito di chiunque; ecco perché fare il turista volontario con WorkAway rende in parte possibile il sogno! Il WorkAway si potrebbe definire[su_highlight background=”#d5dbfe”]un viaggio “alla pari” in cui il turista volontario può unire l’utile al dilettevole;[/su_highlight]in un’economia al collasso quest’idea dà un ulteriore possibilità a molti giovani che, anche senza un lavoro, possono coronare il desiderio di un viaggio e della scoperta del lontano e del diverso.
Grazie mille!