Hai bisogno di nuovi stimoli e di scappare dalla routine della città? Vorresti cambiar vita anche a costo di andare dall’altra parte del mondo? Il governo australiano ha pensato anche a te! Il visto “Working Holiday Visa” potrebbe fare davvero al caso tuo e io ho cercato di riassumere tutto quello che c’è da sapere… basta avere il coraggio di andare in Australia! Prima di cimentarti nella lettura, guarda cosa ti aspetta!
Di cosa si tratta
Veniamo a noi: il visto “Working Holiday Visa” fa parte del programma Working Holiday Maker del governo australiano che ha come obiettivo quello di incentivare lo scambio culturale con determinati paesi, offrendo a ragazzi tra i 18 e i 31 anni non compiuti, la possibilità di soggiornare in Australia fino a 12 mesi e di poter lavorare e studiare legalmente alle condizioni dei cittadini australiani. Mica male!
È il visto giusto per te?
E’ il visto ideale per chiunque voglia fare un viaggio prolungato in Australia e avere la possibilità di lavorare o studiare, è facile da ottenere e lo si può richiedere una volta nella vita con un costo di 420 AUD (dollari australiani). Con il visto sono compresi anche 6 mesi di assicurazione medica rinnovabile per altri 6 mesi. ( Dopo il video che hai visto, sappiamo che ti senti rassicurato!)
Il WHV permette di lavorare per tutta la durata del visto per un qualsiasi datore di lavoro (non è consentito lavorare per più di 6 mesi con lo stesso) e con un qualunque contratto (full time, part time, volontariato ecc.). Per quanto riguarda lo studio, è concesso studiare fino a 4 mesi, esiste infatti un apposito visto per studenti se il tuo intento è formativo.
Come si richiede e requisiti
Il WHV si può richiedere solo al di fuori del territorio australiano (anche dal sito ufficiale dell’immigrazione) e dal momento in cui viene accettata la richiesta, si ha tempo 12 mesi per raggiungere l’Australia, momento in cui cominciano i 12 mesi di durata del visto. Al tuo arrivo in Australia ti potrebbe essere richiesto di dimostrare di avere “sufficient refund”, ovvero denaro sufficiente per il tuo soggiorno e che il sito ufficiale del governo australiano fissa a 5000 AUD ( parte dei quali destinati a coprire il costo del biglietto aereo per poter lasciare il paese).
Allo scadere del visto dovrai necessariamente lasciare l’Australia, altrimenti starai soggiornando illegalmente nel territorio australiano e potresti andare incontro a pesanti sanzioni: la legge australiana in materia di immigrazione è molto severa, personalmente non vorrei mai far arrabbiare un agente dell’immigrazione australiano.
Fuorilegge rispettando la legge (ma che fatica!)
Come ho già detto, è possibile richiedere questo visto una volta sola, ma c’è un trucco!. Se vuoi rimanere in Australia più del tempo previsto non devi nasconderti nel marsupio di un canguro, ti basta spostarti in specifiche “aree regionali” e accettare di svolgere dei lavori manuali che tempreranno il tuo corpo e probabilmente anche il tuo spirito. In questo modo potrai sudarti un secondo permesso di soggiorno. L’idea non ti spaventa? Abbiamo trovato per te una lista di tutte le aree regionali (seguendo questo link la lista si trova cliccando prima ‘Visa Applicants’ e poi dal menù ‘Regional Areas’) e un portale per aiutarti a trovare lavoro.
Si tratta di aree rurali con bassa densità di popolazione dove potrai svolgere lavori di tipo manuale in molti settori: agricolo, allevamento, pesca, industria mineraria, abbattimento/coltivazione alberi, per citarne alcuni. Per poter richiedere un secondo WHV dovrai dimostrare (ad esempio attraverso le buste paga) di aver lavorato 88 giorni anche non consecutivi in una di queste zone come dipendente di un’impresa. Ottenuto il secondo visto, potrai rimanere in Australia per altri 12 mesi. Sembra quasi che l’intento perverso dei creatori di questa clausola sia “ Ah si? Vuoi rimanere nel nostro paese eh? Ti piace! E allora dimostraci che sei disposto a tutto pur di restare un altro po’!”
Se poi ti sei proprio impuntato e ti senti già un po’ australiano, in certi casi è possibile rimanere ulteriormente in Australia, infatti a determinate condizioni si possono richiedere altri tipi di visto, molto restrittivi e costosi. Si tratta dei visti come Sponsorship e Skill Visa che, per alcuni tipi di impiego e secondo regole specifiche, ti permetteranno di continuare a lavorare regolarmente in Australia.
La parola al testimone
Ho parlato con un ragazzo fiorentino tornato di recente dalla sua esperienza con la WHV, Alberto Citterio. Me lo aspettavo con i capelli imbionditi dal sole e abbronzato come un vero surfer australiano, invece, come mi ha spiegato mettendosi a ridere, in Australia a luglio è pieno inverno, quindi niente abbronzatura! Alberto è partito nel luglio del 2013 ed ha passato due anni in Australia avvalendosi anche del secondo visto, ha avuto quindi modo di sperimentare tutte le possibilità che questa iniziativa offre. Gli ho chiesto di raccontarmi gli aspetti più interessanti del suo soggiorno:
Il visto WHV è davvero una buona opportunità per chi, come me, parte con l’intenzione di vivere l’Australia e non solo visitarla come turista. Sono stato in Australia due anni. Ho vissuto il primo periodo a Melbourne, poi ho trascorso i famosi 88 giorni in una farm, occupandomi di cavalli da salto e infine mi sono trasferito a Sidney. In tutto questo tempo ho vissuto esperienze estremamente diverse, conosciuto persone da tutto il mondo, fatto lavori che mai mi sarei sognato di fare… in definitiva direi che sono cambiato, cresciuto. Ho finalmente sperimentato quell’etica sul lavoro di cui tanto si parla, ma che in Italia purtroppo è ancora molto lontana dall’essere la buona regola che guida le imprese. Tanto per fare un esempio, mentre facevo il muratore, i nostri leader/ingegneri non erano negli uffici con l’aria condizionata, erano in prima linea con noi e se c’era un problema non esitavano a rimboccarsi le maniche, aiutandoci per esempio a spostare dei cassonetti! Parlando poi degli australiani in generale, senza voler creare inutili cliché e precisando che parlo solo della mia opinione ed esperienza personale, li ho trovati davvero “educati” , gentili e animati da un impensabile senso civico. A livello umano invece penso che siano un po’ chiusi e poco elastici, cercare di instaurare rapporti stretti è stato un po’ faticoso per me. Tornando a parlare del visto, lo consiglio davvero a tutti quelli che abbiano spirito di iniziativa e magari si sono un po’ stancati della routine e della bambagia di casa loro. Ci tengo a sottolineare che se si ha una qualifica, ci si dimostra preparati e si parla bene l’inglese, non è così difficile trasformare questa esperienza da temporanea a qualcosa di più stabile, tramite altri visti e permessi.
Per saperne di più sul Working Holiday Visa ti suggerisco di visitare il sito ufficiale del governo australiano.