A tutti vengono in mente cornamuse e paesaggi nebbiosi quando pensano alla Scozia.
Meno noto e più sorprendente è il contributo che questa regione ha dato al mondo intero. Preparati a farti stupire con una serie di curiosità sulla Scozia che sicuramente non ti aspetti!
Scozia: 6 curiosità che non ti aspettavi
- Edimburgo vanta un maggior numero di edifici dichiarati patrimonio culturale rispetto a qualsiasi altra città del pianeta. Ebbene sì, non è né Roma né Firenze ad avere questo primato, bensì la fredda e cupa Edimburgo, che da questo punto di vista non teme rivali.
Un edificio dichiarato patrimonio culturale non può essere distrutto né modificato a causa della sua importanza culturale ed Edimburgo ne conta un gran numero. Chiunque abbia avuto il piacere di passeggiare per la capitale scozzese conosce l’intricata bellezza del Palazzo di Holyroodhouse, dello Scott Monument e, soprattutto, del Castello che domina la città dall’alto del Royal Mile. - Ci sono più probabilità di nascere con i capelli rossi in Scozia che in qualsiasi altra parte del pianeta. Ecco una curiosità sulla Scozia del tutto inaspettata, dato che nel pensiero comune si ritiene sia l’Irlanda ad avere il primato!
Il 13% circa degli scozzesi rientra in questa categoria, contro appena il 2% della popolazione mondiale. Oltre a conferire un aspetto accattivante che non passa inosservato, il gene che determina questa tinta tricologica migliora l’assorbimento della vitamina D: un bel vantaggio in luoghi dove il sole si vede così poco. - Il villaggio più antico della Gran Bretagna di trova in Scozia: Skara Brae è un villaggio neolitico di più di 5000 anni, si trova nelle Orcadi ed è aperto al pubblico. Le case di Skara Brae furono scavate nel terreno e circondate di pietre per dare vita ad abitazioni accoglienti. Si chiamano turf house (case d’erba) in virtù del tappeto erboso che le ricopriva per mantenere il calore al loro interno. Il villaggio è stato fatto risalire al 3180 a.C. (più antico, quindi, delle piramidi egizie) ed è stato abitato per oltre 600 anni. Nessuno sa perché queste strutture siano state abbandonate, ammantando di mistero questo villaggio già di per sé unico nel suo genere.
- Ecco una curiosità sulla Scozia “alcolica”: ogni anno si vendono qui oltre un milione di bottiglie di whisky. Che lo si beva con ghiaccio, in un cocktail o magari in una tazza di tè (il cosiddetto Hot Toddy), il whisky è senza alcun dubbio uno dei superalcolici più consumati al mondo. Viene prodotto distillando frumento maltato e lasciandolo invecchiare per almeno tre anni. Molti dei migliori whisky scozzesi vengono fatti maturare per un periodo che oscilla tra 12 e 21 anni. Lo scotch whisky (in gaelico Uisge-beatha, ossia “acqua della vita”) è il principale prodotto di esportazione nazionale, rappresentando il 10% circa dell’intero export scozzese.
- Che se ne sia consapevoli o meno, è probabile che ogni giorno ci capiti di utilizzare un’invenzione di origini scozzesi. Se ultimamente hai guardato la televisione o seguito delle lezioni di inglese online, devi ringraziare l’ingegnere scozzese John Baird. Gli pneumatici della tua auto? Anche quelli vengono dalla Scozia, grazie a John Boyd Dunlop. Probabilmente chi gioca a golf sa che lo sport è stato inventato a St. Andrews, sulla costa orientale e, se di recente sei stato all’ospedale, potrebbero averti curato con la penicillina, un antibiotico scoperto da Alexander Fleming.
- Ultima curiosità sulla Scozia: l’animale simbolo di questo paese è l’unicorno! Sappiamo bene che gli unicorni non esistono, eppure la Scozia ha deciso di fregiarsi dell’immagine di questo animale mitologico per simboleggiare la propria fierezza. Difatti, se ne possono vedere molti rappresentati nelle opere d’arte rinascimentale o in versione peluche nei negozi di giocattoli. Nonostante l’aura di affabilità di cui viene circondato in epoca moderna, in passato si diceva che un unicorno libero da catene fosse estremamente pericoloso. Ed è proprio per questa ragione che gli scozzesi hanno scelto questo animale così peculiare come simbolo nazionale.
Erika A. – Teacher