Viaggiare spendendo il meno possibile è il sogno di tutti. Ecco perché negli ultimi anni sono spuntate come funghi piattaforme di ogni tipo che consentono di risparmiare parecchio sugli spostamenti, sul pernottamento e sul viaggio in generale. Il couchsurfing (cioè lo scambio gratuito di ospitalità) e Airbnb sono solo due delle novità nel campo delle vacanze gratis o low cost; c’è anche il buon vecchio ostello e il bed&breakfast; ci sono i convitti, i dormitori delle associazioni e poi c’è anche il nightswapping, l’ultima grande novità in fatto di pernottamenti a basso costo.
Cos’è il Nightswapping e perché si viaggia gratis?
In pratica[su_highlight background=”#d5dbfe”]si tratta di uno scambio di ospitalità[/su_highlight]ma è qualcosa di diverso dal couchsurfing. Nightswapping, infatti, è in prima battuta un sito web sul quale ognuno (sia interessato a offrire ospitalità sia interessato a richiederla) deve registrarsi; fra i viaggiatori non c’è alcuno scambio di denaro: ogni volta che un host ospita qualcuno, guadagna delle “notti” per essere ospitato gratuitamente a casa di un altro host.
Allora cosa si paga?
L’unica spesa da sostenere ammonta a 9,90€ per ogni prenotazione (ed è inclusa un’assicurazione fino a un massimo di 450.000€ per danni all’appartamento). Ma se vuoi puoi anche comprare le “notti”, nel caso in cui il tuo “credito notti” non sia sufficiente e non ti consenta di pernottare dove vorresti.
In quanti hanno aderito?
Al momento gli alloggi registrati sulla piattaforma sono già 10.000 per circa 180.000 membri. E l’Italia è il secondo paese col maggior numero di utenti registrati, dopo la Francia.
Possono registrarsi tutti?
Certo, a condizione che abbiano un alloggio idoneo a ospitare persone. Ci si può registrare anche se si ha una casa piccola; infatti, le “notti” che si ricevono sono calcolate secondo un algoritmo che tiene conto di parecchie variabili.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Per esempio una notte a New York sarà “ripagata” con un numero di notti ben diverso da una notte a Livorno![/su_highlight]Il sistema prevede che ad ogni sistemazione venga assegnato un numero da 1 a 7 sulla base di attrazioni turistiche della città e comfort di cui è dotata la camera.
Ci sono garanzie?
Nightswapping, società che ha sede a Lione e che nata nel 2012 da un’idea di Serge Duriavig (ex direttore associato di SmartBox), per ogni membro della community, chiede numero di telefono, email e documento di identità. Per gli appartamenti, invece, è prevista una descrizione dettagliata e numerose foto. In più una grande importanza è data ai feedback lasciati dagli utenti e ogni nuovo utente alla sua prima esperienza è invitato a usufruire di una notte gratuita.
Quali sistemazioni sono previste?
Sul sito si legge che vi sono 3 metodi di fruizione del servizio: si può essere ospitati in un appartamento in cui è contemporaneamente presente il proprietario; si può essere ospitati in un appartamento in cui si è soli e il proprietario è assente; si può essere ospitati a casa di qualcuno e poi ospitare a casa propria proprio chi ci ha ospitati.
Cos’è il turismo di prossimità?
Visto il grande interesse suscitato da questo modo alternativo di viaggiare, da quest’anno è stato creato un motore di ricerca invertito: basta[su_highlight background=”#d5dbfe”]indicare la città di partenza e il numero di chilometri che si è disposti a percorrere. In questo modo apparirà una lista di possibili destinazioni più o meno vicine al luogo di partenza.[/su_highlight]Il turismo di prossimità è, quindi, davvero molto comodo soprattutto se non si hanno le idee chiare ma si vuole massimizzare la resa del viaggio con i mezzi a disposizione.