La passione per la cucina nel nostro paese è sicuramente una delle più radicate e affonda in una delle tradizioni culinarie più riconosciute nel mondo. Ma nonostante la sacralità del tema, [su_highlight]in Italia si riesce ancora a giocare e ad accostare alla cucina concetti decisamente distanti[/su_highlight].
E’ il caso del progetto I Tradizionali, realizzato da Marina Cinciripini e Sarah Richiuso, che hanno fuso in un unico prodotto la cucina e… non ci crederete, i tatuaggi! I Tradizionali sono infatti tatuaggi temporanei di ricette.
[su_slider source=”media: 6825,6826,6819″]Riprendendo il gesto del “rimboccarsi le maniche” prima di cominciare a cucinare e superando il concetto di lettura di un manuale o di uno schermo (entrambe operazioni che impacciano non poco un cuoco, parola mia), Marina e Sarah hanno creato questi piccoli tatuaggi non permanenti da applicare sull’avambraccio, che raffigurano gli ingredienti e i procedimenti di famose ricette tradizionali. Semplice, con pochi elementi ma di grande effetto (come spesso vengono definiti i nostri piatti più esportati nel mondo).
Il prodotto ha avuto tanto successo e mi ha molto incuriosito, così ho contattato le due designer per saperne un po’ di più. La storia di Marina e Sarah è uno splendido [su_highlight]esempio di tenacia e perseveranza[/su_highlight] e spero che infonda fiducia a tutti quei talenti che ancora non hanno trovato il coraggio o l’occasione di mostrare le loro eccellenze italiane al mondo.
Come nasce il progetto I Tradizionali?
Il progetto è nato per il Premio Lissone Design 2013, che per quell’edizione aveva come tema il cibo.
Le nostre tattoo recipes hanno vinto il secondo premio della categoria Rito. Da lì abbiamo deciso di portare avanti l’idea e realizzare una collezione per il Natale 2014.
A chi si rivolge?
Il nostro prodotto si rivolge a tutti, la sua connotazione ludica permette di raccogliere attorno ai fornelli persone di tutte le età. Il nostro obiettivo è proprio quello di riprendere la trasmissione di tradizioni e ricette in modo leggero e divertente per continuare a tramandare l’importanza e la passione del mangiar bene.
E’ stato difficile il lancio della vostra idea?
Impegnativo come tutte le imprese. Abbiamo intrapreso diverse strade, tra cui una campagna di crowd funding che purtroppo non è andata a buon fine, ma ci ha portato ad impegnarci per comunicare il nostro progetto su vari canali e questo ci ha dato visibilità a livello globale.
La vittoria del premio a Lissone ha cambiato le vostre vite?
Sicuramente si! E’ stato un buon pretesto per lo sviluppo della nostra idea e ci ha portate, in seguito, alla nostra attività attuale.
Avete avuto più riscontro sul mercato italiano o estero? Vi faccio questa domanda perché ho scandagliato tutto il vostro sito ed ho notato che è praticamente tutto in inglese!
Abbiamo avuto pubblicazioni e richieste da tutti i continenti. Gli Stati Uniti in particolare hanno mostrato uno spiccato interesse per il prodotto.
Siete mai state all’estero grazie al vostro prodotto?
Non in prima persona purtroppo, anche se le occasioni e gli inviti non sono mancati in questi due anni di attività; ma i nostri tattoo hanno viaggiato molto: ne abbiamo venduti in tutto il mondo e sono stati esposti a Stoccolma in occasione della Design week.
A giudicare dalle notizie sulla vostra pagina Facebook, il lavoro non vi manca! Che progetti/aspettative avete per il futuro?
Per elencare tutti i progetti che abbiamo per il futuro non basterebbe una pagina… le idee e le energie non mancano, al momento la priorità è consolidare sempre più la nostra struttura come studio di progettazione.
Avete altre cose ‘in ballo’?
Grazie agli esperimenti e alle competenze acquisite per lo sviluppo del nostro prodotto, siamo riuscite a proporci ad altre realtà sviluppando collezioni custom di tattoo recipes, progetti di stilyng e grafica per altre aziende, come Espresso Rituals per Gaggia.
Se il lavoro di Marina e Sarah vi è piaciuto, ecco il link alla pagina Facebook.