Come si traducono in inglese parole come paparazzi, influenza o fiasco? Beh, in effetti non si traducono affatto! Come per tante altre lingue, anche l’inglese ha infatti incorporato nei secoli tantissime parole italiane nel proprio vocabolario. Scopriamo insieme le più famose parole italiane utilizzate in inglese!
Quali sono le parole italiane più conosciute all’estero?
Per la nostra lista di parole italiane utilizzate nell’inglese abbiamo scelto per lo più termini rimasti “inalterati” in inglese nel significato e nella scrittura rispetto agli originali italiani. Ma chi frequenta lezioni di inglese sa bene che esistono anche moltissimi vocaboli che nei secoli hanno solamente cambiato di poco lo spelling (ad esempio, vulcano – volcano in English).
- Paparazzi
E se la canta anche Lady Gaga, un motivo c’è. Questa parola, tristemente famosa (o come diremmo in inglese, infamous) a seguito della morte di Lady D, è stata usata da giornalisti di tutto il mondo per indicare l’archetipo del fotografo molesto e noncurante della privacy. In inglese, la usiamo esclusivamente al plurale! Native tip: attenzione a pronunciare la r inglese.
Esempio: Many celebrities are hounded by paparazzi.
- Influenza
Anche se è oramai quasi sempre abbreviata in flu, la parola influenza è presente tale e quale nel dizionario inglese a partire dalla fine del XVIII secolo, apparentemente dopo che una letale epidemia di influenza partita da Roma arrivò fino alle British Isles!
Esempio: I feel really weak and my bones are aching, it must be the flu!
- Fiasco
In italiano usiamo questa parola per indicare non solo il tipico contenitore, ma anche per decretare un clamoroso insuccesso. Ebbene, l’inglese ha adottato solo questo secondo significato. La prossima volta che uno spettacolo non è affatto all’altezza, potrai dunque esclamare “it’s a fiasco!”.
Esempio: The show was a fiasco – the actor forgot a line and another fell off the stage!
- Bravo
Certo, bravo in inglese si dice good, ma in effetti questa parola italiana è utilizzata in inglese per un utilizzo molto specifico: come exclamation! Immagina di aver appena visto una performance incredibile: ebbene, urlerai “bravo! bravo!” e assolutamente non “good! good!”
Esempio: She clapped profusely and shouted, “bravo!”.
- Solo
Questa parola è stata acquisita addirittura verso la fine del 1600 come termine musicale. “A solo” è letteralmente un assolo, ad esempio quando un musicista esegue un pezzo senza accompagnamento. Più in generale, possiamo usare solo quando si esegue qualcosa da soli. In combinata con il verbo to go (solo) indica un artista che intraprende una carriera solista (ad esempio dopo aver suonato come gruppo).
Esempio: She is learning to fly and she flew her first solo yesterday.
- Scenario
Non parliamo di scenari naturali: questa parola italiana è utilizzata in inglese dal 1800 solo per descrivere “the written outline of the plot (or storyline)”. Dobbiamo quindi intendere questa parola più con il significato di situazione. Native tip: attenzione alla pronuncia di “sc”! In inglese, devi mentalmente eliminare la c e pronunciare solamente la s.
Esempio: A possible scenario is that we move to the countryside.
- Diva
Cantami, o Diva! Adottata in italiano dal latino, questa parola italiana è utilizzata in inglese con una connotazione molto particolare: stiamo parlando sì di celebrities, ma soprattutto di quelle un po’ umorali e sopra le righe.
Esempio: My word, I can’t stand her. She’s always acting like a diva!
- Spaghetti, lasagna, pasta & panini
Si sa, il cibo (soprattutto in Italia) non si tocca! Ecco allora che i capisaldi della nostra cucina non si traducono affatto. Molti di questi piatti hanno fatto il loro debutto nella lingua inglese in the early 19th century: la parola lasagna ad esempio divenne famosa a seguito degli immigrati italiani che arrivarono in the USA and Canada, ed ecco perché i termini della nostra cucina sono fra le parole italiane più conosciute all’estero! Fa eccezione panini (in inglese usata esclusivamente al plurale!) che invece è più recente: mid 20th century.
A guardare bene, non è un caso che la gran parte delle parole italiane utilizzate in inglese provenga dalla musica (o le arti in generale) e dalla gastronomia. Sono infatti questi ambiti di particolare eccellenza che hanno davvero fatto scuola (o forse meglio dire lingua!) in tutto il mondo. Proprio il caso di dire: bravo!
Alexandra P. – Teacher