Senza dubbio il vantaggio principale di parlare inglese è quello di poter capire e farsi capire da un’enorme fetta della popolazione mondiale. Non solo coloro che, come te, l’hanno imparato con le lezioni di inglese online, ma anche da quelle persone che lo parlano da madrelingua perché è lingua ufficiale nel loro Paese. Ma quanti paesi hanno l’inglese come lingua ufficiale?
Inglese come lingua ufficiale: quanti paesi ce l’hanno?
Parlando di quanti paesi hanno l’inglese come lingua ufficiale, non ci riferiamo solo a UK, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Canada e USA, ma a moltissimi altri Stati che, a causa di un passato coloniale e/o della loro appartenenza al Commonwealth, hanno ereditato nel loro statuto proprio l’inglese come lingua ufficiale.
Dato che stiamo parlando di una grande quantità di paesi, bisogna però ricordare che l’ufficialità della lingua si declina in modi diversi nell’uso che gli abitanti ne fanno, che può, conseguentemente, garantire una conoscenza più o meno elevata della stessa.
Per capire meglio questo concetto partiamo dalla lista di paesi in cui l’inglese è lingua ufficiale:
Americhe | USA Canada Anguilla Bahamas Barbados Isole Falkland Giamaica Grenada Guyana Porto Rico (+ Spagnolo) Sant’Elena Montserrat Bermuda Dominica Antigua e Barbuda Isole Vergini Saint Kitts and Nevis Saint Vincent e Grenadine Santa Lucia Trinidad e Tobago |
Europa | UK Irlanda Malta (+ Maltese e Lingua dei Segni Maltese. È uno dei pochi paesi al mondo ad avere la lingua dei segni fra quelle ufficiali) Cipro (+ Greco) Gibilterra |
Africa | Camerun (+ Francese, essendo stato colonia di entrambi i paesi) Botswana Tanziania (+ Swaihli e Arabo) Ghana Mauritius Nigeria Gambia Malawi Belize Isola di Ascensione Namibia Kenya (+ Swaihli) Sierra Leone Zambia Zimbawe (l’inglese è in realtà solo la quinta insieme a Shona, Tsonga, Ndebele del Nord, Kalanga, Nyanja, Venda, Sena, Tsoa, Sotho del Sud, lingua dei segni dello Zimbawe, Xhosa, Tswana, Nambya) Swaziland (+ Swati) Lesotho (+ Sotho del Sud) Uganda (+ Swahili) |
Asia | Pakistan (+ Urdu) India (+ Hindi a livello nazionale, mentre a livello regionale ce ne sono ben 21!) Bangladesh (però solo de facto, quella ufficiale è il Bengalese) Filippine (+ Filippino) Hong Kong (+ Cinese) Singapore (+ Malese, Tamil e Cinese mandarino) |
Oceania | Australia Nuova Zelanda Figi Samoa Occidentali (+ Samoano) Papua Nuova Guinea (+ Tok Pisin, Hiri Motu e la Lingua dei Segni della Papua Nuova Guinea, o PNGSL. È uno dei pochi paesi al mondo ad avere la lingua dei segni fra quelle ufficiali) Isole Cook Seychelles (+ Francese e Creolo delle Seychelles) Isole Solomon (anche se solo l’1-2% della popolazione lo parla, preferendo il Pidgin delle Isole Solomon) Palau (+ lingua Palau) Tuvalu (+ lingua Tuvalu) Kiribati (+ Gilbertese) Vanuatu (+ Francese e lingua Bislama) |
Tutti questi paesi dov’è parlato l’inglese fanno parte del Commonwealth, insieme allo Sri Lanka il quale, però, non include l’inglese fra le sue lingue ufficiali (che sono il Singalese e il Tamil).
Paesi che hanno l’inglese come lingua ufficiale: caratteristiche
Come si evince dalla tabella e come menzionato in precedenza, non sempre il fatto che l’inglese sia lingua ufficiale garantisce che chiunque in quel dato paese lo conosca e lo padroneggi: persino in India, che è il secondo paese al mondo per parlanti di inglese, tantissime persone parlano solo la lingua della propria regione.
Il fatto che l’inglese sia lingua ufficiale è infatti da intendersi principalmente a livello amministrativo. Gli enti statali avranno sempre personale English-speaking e ogni documento sarà disponibile in inglese, ma questo non necessariamente si riflette sull’uso che la popolazione fa dell’inglese nella vita quotidiana. Molto spesso la conoscenza di questa lingua è appannaggio delle persone con un’istruzione più alta, ma, come abbiamo visto, nel quotidiano si tenderà spesso a preferire le lingue autoctone.
La convivenza dell’inglese con le lingue locali dà spesso vita a fenomeni curiosi ed interessanti.
Nei paesi del subcontinente indiano si assiste a un vero e proprio mix fra le due, così le lingue regionali presenteranno moltissimi termini inglesi nel loro lessico. Non di rado ciò accade anche in molti paesi caraibici, nei quali è infatti nato il cosiddetto Spanglish, mescolanza fra Spagnolo e Inglese.
Sia nei Caraibi (ad esempio in Giamaica) che in molti paesi Africani (per esempio il Ghana e la Nigeria, anche se questo non era stato menzionato nella tabella) esiste un fenomeno ancora diverso: l’inglese è sì parlato dalla popolazione, ma nelle sue varianti Pidgin. Per estrema sintesi, possiamo dire che il Pidgin English è una versione semplificata della lingua inglese, la cui grammatica tende a un’estrema neutralizzazione delle eccezioni. Ciò significa che i verbi irregolari saranno assenti in favore di un uso “forzato” della variante regolare (es. il verbo shake presenta shook e shaken al passato semplice e al participio, ma nel Pidgin si sentirà invece la parola shaked, assente nella variante originale dell’inglese proprio perché si tratta di un vero irregolare).
Oppure possiamo fare l‘esempio della doppia negazione. Nell’inglese standard non è ammissibile che due negazioni vadano insieme nella stessa frase, ecco perché, se il verbo è in forma negativa, sarà seguito dal pronome any, mentre potremo usare un avverbio negativo (no o never) se il verbo sarà rimasto alla forma base.
Per intenderci:
I don’t have any cat OPPURE I have no cats
Ecco, nel Pidgin anche questo viene semplificato, quindi si userà solo una forma negativa (I have no cats) oppure la doppia negazione (I don’t have no cats). Fenomeni del genere sono una diretta conseguenza del passato coloniale inglese: avendo dominato quasi il mondo intero in passato, hanno trasmesso la loro lingua ai popoli che hanno dominato. Come avvenne in passato col latino per l’Impero Romano, è impossibile che questo non abbia lasciato una traccia nel tempo, ma siccome “il mondo è bello perché è vario” e ogni popolo ha il suo diverso approccio alle cose, è interessantissimo osservare oggi come le conseguenze di ciò siano state assimilate e rielaborate in maniera diversa a seconda delle circostanze e della parte del mondo in cui la lingua è stata trasmessa.
Erika A. – Teacher