Se sei un patito del trekking, l’articolo di oggi è ciò che fa per te! Ce ne andremo dall’altra parte del mondo, precisamente in Nuova Zelanda, su un sentiero che è stato nominato uno degli undici migliori al mondo dal National Geographic Adventure Magazine nel maggio 2005: il Routeburn Track.
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Trekking in Nuova Zelanda: il Routeburn Track
Questa splendida passeggiata è lunga circa 32 chilometri e collega il Monte Aspiring con il Fiordland National Park. In condizioni ottimali si percorre in 3-4 giorni, durante i quali si può pernottare nei rifugi che si incontrano lungo la strada. Pur essendo i sentieri ben segnalati e attrezzati, è sconsigliabile mettersi in viaggio nei mesi invernali (da giugno ad agosto) poiché in questa zona le condizioni climatiche non solo sono particolarmente avverse (abbondanti nevicate, nuvole basse, valanghe e temperature ben al di sotto dello zero) ma possono variare in maniera imprevedibile e repentina.
I sentieri passano anche sotto le maestose Southern Alps e i paesaggi che da lì si possono ammirare sono selvaggi, incontaminati e indimenticabili: maestose faggete, fiumi gorgoglianti, rocce a strapiombo e dolci pendii, laghetti di montagna e verdi vallate. Senza contare la fauna selvatica che può essere osservata nel proprio habitat naturale; in particolare le numerose varietà di pappagalli!
In più si possono ammirare i kōtukutuku (in lingua maori), la più grande varietà di alberi appartenenti alla famiglia delle Fuchsia: possono raggiungere addirittura i 12 metri di altezza!
Chi può affrontare il Routeburn Track?
Ogni anno circa 13 mila escursionisti si cimentano in questo percorso e vi sono numerose famiglie, anche con bambini.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Il sentiero, infatti, è consigliato anche alle persone che hanno un livello di preparazione medio-basso.[/su_highlight]
Quando andare
Senza dubbio la stagione più adatta per andare è quella estiva che va da dicembre a marzo. Del tutto da evitare, invece, la stagione invernale e, in particolare i mesi che vanno da giugno ad agosto: durante questo periodo, infatti, le condizioni meteo sono pessime, i cambiamenti climatici sono repentini e l’intero percorso diventa assai pericoloso a causa di valanghe e neve abbondante. Nel luglio di quest’anno una coppia di escursionisti si è persa a causa delle avverse condizioni meteo mentre intraprendeva il cammino senza aver avvertito nessuno delle proprie intenzioni: il ragazzo è morto cadendo in un dirupo; la sua compagna è sopravvissuta miracolosamente in condizioni estreme ed è stata ritrovata un mese dopo la scomparsa in uno dei rifugi!
I rifugi
Sebbene l’intero percorso sia lungo 32 chilometri circa, è consigliabile prendersi 3-4 giorni per percorrerlo a tappe. Si può, infatti, pernottare lungo il percorso in 4 rifugi (detti hut) messi a disposizione dal Department of Conservation, e in 2 campeggi. Per tutte le strutture è consigliabile la prenotazione nei mesi tra novembre ed aprile a causa del grande afflusso di escursionisti.
Ma non solo: visto il numero di appassionati, è consigliabile prenotare in anticipo anche il proprio posto sul sentiero attraverso il sito ufficiale del New Zealand Department of Conservation… non si sa mai!
Avvertenze
Prima di mettersi in marcia è consigliabile dire a qualcuno dove si ha intenzione di andare e cosa si ha intenzione di fare, così che qualcuno sappia dove siamo in caso di emergenza. In secondo luogo, poi, si deve essere adeguatamente equipaggiati con abiti antifreddo, antivento e comodi. Infine si deve essere bene informati sulle condizioni meteo perché il tempo, in montagna, può essere davvero poco clemente e cambiare ad una velocità inimmaginabile!
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