Il mondo visto e raccontato da una mamma italiana a Dublino: tutto questo e molto di più è The World According to Me, il blog di Aurora, giovane donna italiana che oggi si racconta in questa bella intervista.
Aurora è molte cose: una mamma, una donna, è italiana, lavora e vive a Dublino; è una blogger ma anche una scrittrice di guide ed ebook. Nel blog racconta la sua vita e lo splendido paese che l’ha accolta… pronto a saperne di più sull’Isola di Smeraldo?!
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Ciao Aurora! Iniziamo con una presentazione; raccontaci qualcosa di te: da dove vieni, quanti anni hai e di cosa ti occupi al momento?
Ciao a tutti; mi chiamo Aurora e vengo da Roma, più precisamente da Grottaferrata, un piccolo centro residenziale nella zona dei Castelli Romani; è un’area molto apprezzata dai turisti per la sua tranquillità ma anche dai romani che la scelgono per rilassarsi durante il weekend. Al momento, però, vivo a Dublino! Ho lavorato per molti anni nel campo dell’hospitality, ho un background in Marketing e Comunicazione e sono appassionata di scrittura: tutti questi fattori insieme mi hanno portata a realizzare il mio blog The world according to me, a collaborare per diversi portali online e a pubblicare alcuni e-book.
Attualmente la mia vita è in fase di cambiamento: ho iniziato da poco a lavorare come assistente per la sezione Aftercare presso la scuola di mia figlia e allo stesso tempo sto seguendo un corso di Business perché vorrei presto avviare un’attività tutta mia sul territorio irlandese.
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Da quanto vivi a Dublino e come ti trovi?
[su_highlight background=”#d5dbfe”]Dublino è una capitale dinamica, giovane e cosmopolita e questo mi piace molto. La burocrazia qui è veloce, i servizi e le strutture pubbliche efficienti; in più la città è a misura d’uomo[/su_highlight]e per me che adoro camminare significa poter raggiungere quasi tutte le destinazioni a piedi e non aver bisogno dell’automobile per spostarsi. Dal 2008 (anno del mio arrivo) ho stretto legami forti qui e questo mi ha permesso di sentirmi parte di una famiglia: Dublino per me è casa e col passare degli anni lo è sempre di più!
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Quali sono stati gli step che ti hanno portata dove sei? E qual è stato il motivo principale che ti ha spinta a partire?
A 23 anni sono partita da sola, per la prima volta all’estero: andai a Barcellona e lì trovai un lavoro estivo. Mi innamorai della città e poi, con dispiacere, rientrai in Italia per terminare gli studi all’università . Una volta finiti gli studi ho deciso di ripartire: volevo praticare la lingua inglese e migliorarla per questo ho scelto Dublino. Ma, lingua a parte, il motivo principale che mi spinse a partire fu la voglia di entrare in contatto con un’altra cultura e fare un’esperienza nuova da aggiungere al mio bagaglio personale.
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Hai avuto bisogno di documenti specifici per lavorare?
Quando sono arrivata a Dublino ho dovuto richiedere il Personal Public Service Number (PPSN) e aprire un conto in banca: è questa la prassi da seguire se si vuole lavorare in Irlanda.[su_highlight background=”#d5dbfe”]Richiedere il PPSN è molto semplice ed è uno step fondamentale per chi intende lavorare qui poiché garantisce l’accesso ai servizi pubblici, come ad esempio la previdenza sociale, la sanità , l’istruzione.[/su_highlight]
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Hai l’impressione che, rispetto all’Italia, dove sei adesso ci siano più possibilità lavorative?
In Italia, al momento, la situazione lavorativa è piuttosto stagnante. Qui invece il livello di disoccupazione si è abbassato notevolmente per cui, a seguito della Grande recessione, il paese è decisamente in ripresa. In più negli ultimi anni Dublino è diventata sede di importanti compagnie multinazionali e questo ha contribuito a creare numerosi posti di lavoro: le professioni più ricercate e ben retribuite sono legate principalmente al settore IT, dell’edilizia e del turismo.
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Qual era il tuo livello di inglese quando sei partita? Inizialmente hai avuto difficoltà ?
Io ho sempre detestato l’inglese sin dalle scuole medie ma ammetto che il mio problema era legato alle insegnanti: non ci andavo molto d’accordo! Qui a Dublino inizialmente ho avuto difficoltà , non tanto nell’espressione quanto nel comprendere gli irlandesi che hanno un accento particolare e un modo tutto loro di parlare. E solo chi si è trovato ad interagire con gli irlandesi sa di cosa sto parlando!
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Com’è vivere all’estero con una bambina? Credi che l’Irlanda sia un paese adatto alle famiglie?
Vivere all’estero con una bimba presenta, sotto alcuni punti di vista, notevoli vantaggi. Prima di tutto linguistici: ritengo che mia figlia sia molto fortunata a poter apprendere una lingua straniera fin da piccolina; inoltre[su_highlight background=”#d5dbfe”]Dublino è una città multietnica e già a scuola i bambini hanno la fortuna di stare a contatto ogni giorno con persone e culture diverse.[/su_highlight]Tuttavia il fatto di essere lontano dalla famiglia pone dei limiti dal punto di vista del supporto (fisico e morale) che qualsiasi genitore con un bambino piccolo di tanto in tanto vorrebbe ricevere. Per questo si è costretti ad affidarsi completamente a terzi quando si deve andare a lavorare o semplicemente quando si desidera trascorrere una serata fuori.
In generale, comunque, direi che l’Irlanda è un paese child-friendly per la considerevole presenza di spazi verdi, parchi, playground, attività ed eventi pensati per i più piccini. Ciò nonostante qui chi ha un figlio piccolo deve essere pronto a sostenere costi molto alti per quanto riguarda l’asilo e il childcare in generale.
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Una cosa che ti piace del vivere a Dublino e una cosa che non ti piace.
Negli ultimi anni la città di Dublino ha subìto un rapido cambiamento a causa delle numerose attività commerciali e della massiccia presenza di grandi multinazionali: questi fattori, secondo me, hanno contribuito a farle perdere un po’ di quella sua atmosfera che mi aveva tanto catturato nei primi anni. Per fortuna riesco ancora a respirare questa atmosfera una volta scavalcato il confine della città : ci sono posti meravigliosi e sempre nuovi da esplorare appena fuori Dublino; l’isola offre una varietà di paesaggi notevole e mi sento davvero fortunata ad essere circondata da questo splendore!
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Hai un suggerimento da dare ai tanti italiani che sognano di lavorare e vivere all’estero?
Il mio suggerimento è di provare e di non farsi divorare dalla paura se le cose non funzionano. Ricevo molte email da persone che mi chiedono informazioni sulla qualità della vita e sul modo di vivere qui. Tuttavia, secondo me, i metri di giudizio sono sempre personali: per esempio se io penso che Dublino sia una bella città in cui vivere non vuol dire che per un’altra persona sia la stessa cosa. Insomma: quella all’estero è un’esperienza da fare ma se non rispetta le nostre aspettative, non è detto che si debba continuare per forza!
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E un suggerimento per le mamme che, spostandosi all’estero, sognano un futuro migliore per i propri figli?
A queste mamme suggerirei di fare una scrupolosa ricerca prima di partire.[su_highlight background=”#d5dbfe”]È importante bilanciare bene i vantaggi e gli svantaggi di una scelta del genere: educazione, sanità , servizi disponibili e qualità della vita sono aspetti fondamentali da valutare prima di acquistare un biglietto aereo e fare le valigie.[/su_highlight]
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Il tuo blog, The World According to me, è molto seguito. Che tipo di consigli fornisci?
Inizialmente il mio blog nasceva come diario personale. Questo perché, dopo la morte improvvisa di mia mamma, sentivo la necessità di condividere le mie storie con parenti e amici lontani. E la scrittura è stata davvero terapeutica! Successivamente ho voluto dare al blog un’identità diversa e poiché in molti dei miei racconti parlavo spesso dell’Irlanda ho iniziato a rivolgermi ad un pubblico in particolare: al momento The World According to me si rivolge soprattutto alle persone interessate a fare un viaggio in Irlanda, ma anche agli appassionati che non si stancano mai di leggere curiosità e aneddoti legati all’isola, ai suoi incantevoli luoghi e al suo popolo. Nel blog si trovano diverse sezioni sulla città di Dublino: da quella relativa alle attrazioni fino agli eventi settimanali; in più cerco di fornire consigli utili a chi sta organizzando un viaggio in Irlanda, condividendo soprattutto luoghi e attrazioni che meritano una visita. Recentemente ho pubblicato la guida Irlanda on the road, ricca di suggerimenti utili a chi voglia visitare l’Irlanda in automobile (la guida è suddivisa in due volumi: il primo contiene l’itinerario del sud, mentre il secondo quello del nord). In questa guida si trovano consigli pratici sui luoghi da visitare, sui pub caratteristici, i posti dove soggiornare e dove mangiare i piatti tradizionali… ovviamente tutti selezionati da me!
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E per quanto riguarda gli altri ebook?
In collaborazione con Madre in Italy, una piattaforma web che fornisce consigli e informazioni utili agli italiani con aspirazioni da expat,[su_highlight background=”#d5dbfe”]abbiamo realizzato una raccolta di tre ebook rivolta alle famiglie italiane che vogliono trasferirsi all’estero.[/su_highlight]Il primo ebook raccoglie informazioni relative a Irlanda, Inghilterra e Scozia; il secondo racconta dei paesi Scandinavi (Danimarca, Svezia e Finlandia); mentre il terzo è dedicato a Belgio, Germania, Olanda e Svizzera.
Grazie a queste guide, acquistabili online, il lettore può conoscere tutti gli aspetti relativi alla scuola, al sistema sanitario nazionale, ai servizi e ai sussidi disponibili in un certo paese. All’interno di ogni guida si trovano anche tanti link utili se si sta cercando un dottore, un ospedale, scuole etc. Ogni paese esaminato viene poi raccontato attraverso gli occhi di una mamma italiana che, grazie alla sua esperienza diretta, fornisce un quadro più completo della vita socio-economica della nazione in cui vive. Infine si trova una sezione dedicata interamente alle donne che decidono di partorire all’estero e contenente preziose informazioni a proposito di corsi preparto, analisi da effettuare prima e dopo, congedo di maternità e stipendio, registrazione della nascita e vaccini.
Sito web: The World According to Me
Fb: The world according to me
Twitter: @auroradublino
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