Non è mai troppo presto per organizzare un viaggio, soprattutto se lo si fa in prospettiva delle vacanze estive e se la destinazione è remota. Oggi andiamo alla scoperta di un luogo affascinante ma forse non molto conosciuto: le Isole Vergini Britanniche; un arcipelago di 40 isole di origine vulcanica, 15 delle quali abitate, nel Mar delle Antille. Fra queste le più importanti sono Tortola, Virgin Gorda e Anegada.
Si tratta di una meta per viaggiatori che amano il lusso e che sono disposti a spendere anche discrete cifre per abbandonarsi al relax più totale.Â
L’attività principale a sostegno dell’economia delle isole consiste nella coltivazione e nel commercio della canna da zucchero, introdotta dagli inglesi nel 1666; la ricchezza pro capite è notevole ed è data anche dalla bassa densità della popolazione: gli abitanti delle zone sono, infatti, circa 30.000!
[su_highlight background=”#cae5fa”]Se sei alla ricerca di un luogo paradisiaco nel quale rifugiarti per sfuggire allo stress della vita quotidiana, questo è l’ideale![/su_highlight]Le attività praticabili sono numerose, anche se tutte di un certo livello: per esempio uno dei passatempi preferiti da chi visita queste isole è girarle a bordo di lussuosissimi yacht, in cerca di barriere coralline da esplorare con maschera e pinne.
Tortola è la più grande delle isole: ospita la capitale, Road Town e il Parco Nazionale delle Sage Mountain, un potpourri di maestose foreste tropicali. È caratterizzata da spiagge di sabbia bianca, ombrose palme, moli e porticcioli. Qui le attività preferite dai turisti (ma anche dagli abitanti) sono lo snorkeling e le immersioni: in particolare Trunk Bay è un vero e proprio santuario per una varietà incredibile di pesci coloratissimi e, in generale, per flora e fauna ittiche da vedere! Essendo l’isola più popolata dell’arcipelago, anche il centro storico di Road Town risulta caratteristico e affascinante: in molti, infatti, affittano una bici per percorrere nelle giornate assolate le suggestive stradine del paese e sbirciare gli scorci che questo offre. Ovviamente dovrai parlare inglese per farti capire dalla gente del posto!
Virgin Gorda è la terza isola più grande del territorio e deve il suo nome a Cristoforo Colombo che così la chiamò poiché la sua forma gli ricordava una “vergine grassa”. Un tempo l’attività primaria del luogo era l’estrazione di rame (sono ancora presenti i resti di una miniera) mentre oggi l’attività economica primaria è legata a tutto ciò che concerne il turismo (hospitality, ristorazione, escursioni, etc.).[su_highlight background=”#cae5fa”]L’attrazione più importante del luogo è The Baths, uno spettacolare tratto di spiaggia[/su_highlight]caratterizzato da rocce di granito, grotte, laghetti di acqua salata, sabbia, sentieri e acque cristalline che si intersecano e si confondono come in un labirinto scolpito nella roccia, sospeso a metà fra il cielo e il mare.
Alcune zone sono raggiungibili solo via mare e rappresentano un luogo privilegiato per chi sia in cerca di estrema tranquillità … una tranquillità che trova spazio soprattutto in resort di lusso e che, quindi, ha un suo (caro) prezzo!
Sulle isole le attività praticabili sono davvero molte: la vela, le immersioni, il kitesurf, il windsurf, il kayak, le escursioni. Queste ultime sono tante e rispondono alle esigenze più diverse: si può visitare l’Isola del Tesoro (Norman Island), la collina Spyglass, ci si può avventurare all’interno del Parco Nazionale di Gorda Peak e, raggiunto il punto più alto, da lì ammirare molte altre isole dell’arcipelago.
Un ottimo incentivo al turismo, infatti, è rappresentato dal grande numero di parchi nazionali (ben 21) presenti nell’arcipelago: esplorandoli si possono ammirare coloratissimi pesci tropicali, tartarughe marine, squali e poi coralli, fondali sassosi, conchiglie e sabbia dorata.